ANCONA – È dura condanna da parte delle istituzioni e della politica contro l‘atto vandalico compiuto questa mattina all’ingresso della sede regionale della Cgil di Ancona, in via Primo Maggio. Sulle pareti e le vetrate poste all’ingresso del sindacato, sono comparsi diversi messaggi scritti con vernice rossa contro l’organizzazione sindacale e i confederali: “Cgil, Cisl e Uil, kapò Nazisti, traditori del popolo e del diritto al lavoro” una delle scritte choc che campeggiava, insieme a “Non c’è scelta se la paghi con la perdita del lavoro”. Ad essere presi di mira il Green pass, definito “nazi razzismo sanitario”, ma anche i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri. Sulle vetrate sono stati affissi una sorta di manifesti funebri riportanti la scritta “I vaccini uccidono” e un elenco di presunte vittime dei vaccini anti Covid. Sulla vicenda indaga la Digos della Questura di Ancona.
«Parlare di nazismo accomunandolo alle organizzazioni sindacali è veramente inaccettabile – commenta il presidente del Consiglio regionale Dino Latini – . Tanto più grave perché vengono oltraggiati quelli che ribadiamo essere presidi indiscussi della nostra democrazia. Stiamo attraversando un momento difficilissimo, siamo ancora alle prese con le ripercussioni sociali e economiche determinate dal Covid e con tutte le incognite che si porta dietro la guerra in Ucraina. Occorrono compattezza e solidarietà, non gesti sconsiderati che aumentano il clima di tensione e di incertezza. Piena solidarietà alle organizzazioni sindacali».
«Esprimo la mia piena solidarietà alla Cgil Marche e alla Camera del Lavoro di Ancona – dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani – , le cui sedi questa notte sono state imbrattate da scritte offensive e intimidatorie. Si tratta di un gesto grave e inaccettabile, con messaggi dal contenuto preoccupante e fuori dalla storia. Le sedi sindacali sono espressione della democrazia e del diritto al lavoro, presidi di rappresentanza fondamentali per i cittadini».
Il commissario regionale del Partito Democratico Alberto Losacco commenta così la vicenda: «Ad ottobre una bomba molotov veniva ritrovata di fronte alla sede della Cgil di Jesi. Oggi la sede della Cgil Marche, ad Ancona, imbrattata con scritte volgari e offensive. Intimidazioni inaccettabili e vergognose, forse finalizzate a costruire un clima di odio verso il sindacato, a cui va invece tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Siamo convinti che anche tutte le altre forze politiche e sociali condanneranno questo gesto, nella speranza che gli autori di questo gesto vengano individuati e sanzionati».
Il capogruppo in Consiglio regionale del Pd, Maurizio Mangialardi, che nei mesi scorsi era stato oggetto delle minacce dei movimenti No Vax, sottolinea che «la Cgil e i sindacati confederali rappresentano un baluardo della nostra democrazia e nella tutela dei diritti di tutti i lavoratori. In quanto tali vanno difesi da ogni sorta di vile attacco».
«Questo ennesimo vergognoso episodio – osserva – dimostra come sia assolutamente necessario mantenere alto il livello di attenzione sulle azioni dei movimenti No Vax e agire con fermezza per prevenire che la loro delirante propaganda possa influenzare gesta ancora più gravi dei deprecabili atti vandalici. Purtroppo non tutte le istituzioni locali sono state ferme nel condannare la loro aggressività, peraltro nota da tempo. Anzi, partiti come la Lega e Fratelli d’Italia, attraverso molti loro esponenti, hanno pensato di dare sponda politica e istituzionale a questi movimenti, legittimandoli invece di isolarli. Non deve dunque sorprendere – conclude – che qualche esaltato, forte di questo riconoscimento, si sia in qualche modo sentito libero e autorizzato di fare ciò che è accaduto».
Parla di «vili minacce contro la Cgil Marche e la Camera del Lavoro di Ancona da parte di gruppi di No-Vax» la parlamentare del Pd Alessia Morani. «Solidarietà totale a Cgil, Cisl e Uil per questa violenza inaccettabile e un sincero ringraziamento per quanto hanno fatto e che continuano a fare a tutela del lavoro e della salute nella battaglia contro la pandemia». «Mi auguro – conclude – che tutte le parti politiche unite condannino queste intimidazioni che creano solo odio e divisioni».
«Condanniamo il vergognoso attacco alla sede della Cgil di Ancona – commenta il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Emanuele Prisco – , con indicibili scritte che non sono in alcun modo tollerabili. Ci auguriamo che le Forze dell’Ordine individuino i responsabili e nel frattempo porgiamo il nostro sostegno agli impiegati e ai dirigenti della Cgil di Ancona e alle sigle oggetto dell’attacco».
Il coordinatore regionale di Articolo Uno, Massimo Montesi definisce «violenta e fascista la cultura che muove tali azioni. Nessuna comprensione e sottovalutazione e solidarietà alle compagne e ai compagni della Cgil e del sindacato tutto».
«La mia solidarietà ai sindacati Cgil, Cisl e Uil – dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri – . Si commentano da sole, tanto risultano pretestuose e inutilmente provocatorie, le scritte oltraggiose comparse ad Ancona, che contestano le organizzazioni dei lavoratori per il sostegno convinto alla vaccinazione. In tutta evidenza i sindacati, in particolare Cgil, stanno diventando il bersaglio ricorrente di un estremismo che cerca di guadagnare terreno esacerbando le tensioni sociali. Un frangente storico così difficile richiede invece unità d’intenti e non divisione, senso della responsabilità e comportamenti rigorosi invece di slogan capziosi e inqualificabili, come tali da condannare».
«L’atto vandalico ai danni della sede Cgil di Ancona non è in alcun modo giustificabile – dichiara il vicecapogruppo della Lega Marche in consiglio regionale Mirko Bilò – Non è solo un atto di violenza contro lo storico sindacato, ma contro gli stessi cittadini che rappresenta. Un gesto ignobile che deve far riflettere su come la pandemia sia una delle cause del profondo disagio sociale e del degrado culturale che sta vivendo la città di Ancona. La storia ci insegna che la violenza non fa altro che distruggere, mentre la democrazia delle idee costruisce – conclude Bilò – È certo che quanto accaduto alla sede Cgil non ha niente a che vedere con l’espressione democratica delle idee, perché non può mai esistere laddove mancano civiltà e rispetto».
I coordinatori provinciali di Italia Viva, Matteo Bitti e Silvia Rosati, e il Capogruppo nel Consiglio Comunale di Ancona, Massimo Mandarano «esprimono piena condanna per il gravissimo atto intimidatorio nei confronti della Cgil, Cisl e Uil e della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. Ai Sindacati e a Valeria Mancinelli va tutta la nostra piena solidarietà. Le Istituzioni locali e i sindacati sono baluardi di democrazia che non si lasceranno intimidire da vergognose e farneticanti scritte di chi si nasconde nell’anonimato più squallido. Ancona ha una gloriosa tradizione di lotta contro il nazifascismo e saprà rispondere con fermezza e con gli strumenti della democrazia a chi vuole creare vigliaccamente solo tensioni sociali».