Ancona-Osimo

Su le accise per il gasolio, Passerini di Univpm: «Disincentivare auto diesel, inquinano 10 volte di più di quelle benzina»

L'esperto commenta il via libera dalle Commissioni Finanze del Senato e della Camera al parere che apre la strada all'aumento delle accise del gasolio

«L’aumento delle accise del gasolio? È una norma sacrosanta che disincentiva l’utilizzo e l’acquisto delle auto diesel che inquinano 10 volte più di quelle a benzina». Lo spiega il professor Giorgio Passerini, docente di Fisica Tecnica Ambientale all’Università Politecnica delle Marche, commentando il via libera dalle Commissioni Finanze del Senato e della Camera al parere con condizioni e osservazioni che apre la strada all’aumento delle accise del gasolio tra 1 e 2 centesimi e all’abbassamento delle accise della benzina.

Si tratta di una misura che arriva a seguito delle richieste della Commissione europea di legare le fiscalità del carburante all’impatto ambientale, per scoraggiare l’uso di quelli maggiormente inquinanti, come il diesel.
Il docente, esperto in inquinamento, evidenzia che «il trasporto su gomma in Italia è rappresenta il 98% del trasporto merci, per cui inevitabilmente un aumento, seppur compreso tra 1 e 2 centesimi, farà crescere i costi di trasporto. Per l’ambiente, tuttavia, si tratta di una norma utile e importante, perché occorre disincentivare il ricorso al diesel e alla biomassa, per abbattere l’inquinamento da polveri sottili, che è una vera e propria emergenza».

Passerini, ripercorrendo le politiche adottate negli ultimi dieci anni dall’Italia, spiega: «per diverso tempo abbiamo ‘sponsorizzato’ il diesel perché leggermente meno impattante come CO2 rispetto alla benzina: tutte le case produttrici avevano fatto investimenti sul diesel, ma questo ha sbilanciato il mercato a favore del diesel. Successivamente si è scoperto che questo carburante emette più sostanze inquinanti di quelle che si pensava, specie in termini di particolato e di ossidi di azoto».

L’esperto ricorda che «il particolato, solo in Italia, uccide prematuramente 50mila persone l’anno. Morti che si concentrano soprattutto nelle aree del Centro-Nord del Paese. Nella stagione invernale, la gran parte delle emissioni tecnologiche deriva proprio dal diesel oltre che dalla combustione della biomassa, mentre in estate è quasi l’unica fonte di inquinamento in atmosfera fatta eccezione per le emissioni degli allevamenti e delle altre attività agricole e industriali».

L’obiettivo per la tutela ambientale deve essere quello di «un progressivo azzeramento del divario esistente nella tassazione tra benzina e diesel. Quest’ultimo carburante deve diventare sempre meno appetibile, anche se nel trasporto merci sarà più difficile alimentare i mezzi pesanti con altri sistemi, tuttavia gran parte del traffico dei tir fortunatamente avviene fuori dai centri abitati» conclude.