Ancona-Osimo

Adolescenti, più della metà invia foto intime. Russo: «Fenomeno diffuso già a 14-15 anni. Attenzione ai rischi»

Emerge dall'Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti. Nel report risulta anche che il 15% delle ragazze e il 10% dei ragazzi ammettono di aver postato sui propri profili social foto e video dal contenuto sessualmente provocante

ANCONA – Più di un adolescente su due fa sexting: il 55% delle ragazze, così come il 52% dei ragazzi, invia foto intime al proprio partner, una percentuale che aumenta al crescere dell’età. Emerge dalla fotografia scattata dall’Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata dal Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca Iard.

Nel report risulta anche che il 15% delle ragazze e il 10% dei ragazzi ammettono di aver postato sui propri profili social foto e video dal contenuto sessualmente provocante. Questo nonostante la consapevolezza circa i rischi, ovvero di subire revenge porn, di rischiare che la propria foto venga diffusa in maniera virale senza il proprio consenso, di essere ‘bannati dalle piattaforme o di compromettere la propria immagine.
Il 15,7% afferma che “non c’è problema se si ha fiducia nell’interlocutore al quale si invia la foto o il video”, un 34% riconosce che “non è prudente, ma è comprensibile che si faccia”, mentre un 45% afferma categoricamente che “non andrebbe mai fatto”, ma poi lo fa. In caso di situazione critica, il 42% sporgerebbe denuncia alla Polizia Postale, il 20% si confiderebbe con i genitori e l’11% con gli amici.

Social e sessualità predominano nell’indagine che evidenzia anche la fruizione da parte degli adolescenti dei siti web: tra quelli più gettonati spiccano i siti che parlano di salute (56,3% femmine e 43,7% maschi) e quelli porno (42,8% femmine e 64,3% i maschi). A ruota seguono i siti di gambling (gioco d’azzardo online) che sono frequentati dal 20% dei maschi e dal 7% delle femmine.

Luca Russo
Luca Russo, analista forense e CTU Procura della Repubblica

«Un quadro confermato anche nelle Marche – dice l’analista forense Luca Russo, Ctu per diverse procure italiane – . Ci troviamo spesso a lavorare in sede di indagine sui telefonini delle persone e frequentemente troviamo foto intime che sono state inviate tra partner. Ad inviare sono più spesso le donne, prosegue, specie nel caso delle ragazze, ed è allarmante il fatto che inviando questo materiale fotografico si rischi poi di incorrere in reati».

Se infatti nello scambio di foto intime tra adulti «c’è il rischio che queste possano essere usate impropriamente, specie in caso di separazioni, con risvolti penali, come il revenge porn finalizzato a creare vergogna e diffamare la vittima», i rischi aumentano in maniera esponenziale nel caso in cui i protagonisti siano degli adolescenti. Non solo, c’è anche il rischio che le immagini sessualmente esplicite custodite nel proprio smartphone, finiscano per errore per essere pubblicate sui social o nel proprio profilo WhatsApp.

L’esperto rifesrisce anche un altro fenomeno frequente tra i teenager, ovvero l’invio di foto della propria fidanzata o del proprio fidanzato al proprio amico del cuore «quasi come per esibire un ‘trofeo’, non pensando che già inviare foto altrui ad altre persone senza consenso costituisce già un reato» e che non si può sapere in quali mani quella foto potrà finire. Un fenomeno diffuso tra i ragazzini già dell’età di «14-15 anni».

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