Ancona-Osimo

Alluvione nell’Anconetano, gli angeli del volontariato. La Vab Marche: «La gente supplicava di essere aiutata»

Le parole di Damiano Borgognoni, vice presidente della Vab Marche: «Una situazione simile l'avevamo vissuta nel 2022 a Senigallia. Adesso ci stiamo occupando della pulizia. Dopo le ultime piogge, laviamo il fango con altra acqua»

I volontari della Vab Marche in mezzo al fango (foto per loro gentile concessione)

ANCONA – La Vab Marche, durante l’emergenza alluvione di una settimana fa, non si è mai fermata. E i volontari continuano a lavorare anche in questi giorni, per supportare cittadini e abitanti la cui casa e i cui campi sono stati flagellati dal maltempo dello scorso giovedì (19 settembre).

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Uno di loro è Damiano Borgognoni, vicepresidente Vab Marche. Lui, sporco di fango e con la divisa addosso, ricorda ancora quei momenti: «Giovedì mattina, appena sveglio, ho ricevuto una chiamata da un funzionario del Comune di Ancona che mi avvisava di numerose frane e smottamenti che stavano interessando le frazioni di Sappanico e Montesicuro. Avevano bisogno del nostro intervento con la minipala e in poco più di dieci minuti avevo una squadra con me in pronta partenza – spiega –. La minipala è un mezzo utilizzato per la rimozione del fango ed essendo di dimensioni abbastanza ridotte ci ha permesso di raggiungere anche le strade più impervie dove parecchie famiglie sono rimaste isolate. Allo stesso tempo, una seconda squadra era stata attivata dalla Regione con destinazione Loreto».
Al seguito, c’erano motopompe e idrovora per l’aspirazione di acqua da garage e scantinati.

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Borgognoni ha iniziato il percorso di volontario nel 2020: «La situazione che abbiamo trovato ci ha lasciati senza parole. Nelle frazioni di Sappanico e Montesicuro, le strade principali erano interrotte per le numerose frane che hanno bloccato totalmente la viabilità e oltre le strade principali gli smottamenti hanno interessato tante altre strade private dove gli abitanti sono rimasti bloccati nelle loro case. Fango ovunque insieme a rovi ed alberi sradicati. Giunti sul posto per liberare le strade dai detriti, la gente ci chiedeva, quasi supplicandoci, di poter intervenire anche nelle loro proprietà private in quanto non riuscivano a uscire di casa. La situazione era grave, in diverse abitazioni erano presenti persone allettante che necessitavano del supporto dei mezzi di soccorso».

Prosegue Borgognoni: «Con molto impegno abbiamo in un primo tempo liberato le carreggiate comunali e poi ci siamo dedicati ai privati, comunque sempre sotto il coordinamento dei funzionari del Comune dorico». Quindi, l’impegno odierno: «In questo momento siamo passati alla seconda fase, quella della pulizia. Una volta aver ripristinato la viabilità rendendo le strade il più agevole possibile abbiamo iniziato la pulizia delle stesse con i mezzi dotati di modulo antincendio con naspi. Questa seconda fase serve per ripristinare quasi al 100% le situazioni dove a farla da padrone è stato il fango. Sembra un paradosso che, dopo un’alluvione, si utilizzi ancora dell’acqua, però per poter pulire è l’unica soluzione».

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I volontari Vab Marche (foto per gentile concessione)

«Cosa ci rimane? Uno stato d’animo contrastante. C’è la soddisfazione e la gioia di aver operato al meglio e a volte sopra le nostre forze vedendo negli occhi della gente un caloroso e simbolico abbraccio nei nostri confronti e dall’altro lato c’è il dispiacere e l’amarezza nel vedere che le stesse persone che ci hanno ringraziato hanno perso tutto o quasi. Ci siamo già passati nel 2022 con l’alluvione di Senigallia. Ma questo non ci demoralizza, anzi ci forgia ad essere sempre più veloci ad intervenire e a migliorare il nostro operato».

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