Ancona-Osimo

AnconAmbiente, verso la trasparenza e gli standard europei guardando sempre al territorio

Al comune di Cerreto d'Esi va il primato per la percentuale di raccolta differenziata sul totale: nel 2023 s’è attestato sul 78,36%

ANCONA – Fatturato di 29 milioni di euro, 27 milioni redistribuiti sul territorio, 273 dipendenti, 60 milioni di chili di raccolta rifiuti, differenziata oltre il 65%: AnconAmbiente presenta la sua comunicazione di sostenibilità relativa al 2023 che ha l’obiettivo di presentare a tutti i portatori d’interesse i principali elementi che caratterizzano il modello di gestione e le politiche adottate in ambito di sostenibilità, descrivendo i risultati più significativi realizzati nell’esercizio di riferimento.

Le attività curate da AnconAmbiente sono lo spazzamento, il diserbo, la pulizia delle caditoie e dei mercati, il lavaggio delle strade, la pulizia e la manutenzione ordinaria degli arenili e delle fontane, la raccolta, la gestione e il trasporto dei rifiuti, e la pubblica illuminazione, con relativo smaltimento di materiali non recuperabili. Il documento presentato descrive le azioni realizzate nell’esercizio 2023 e offre una panoramica delle iniziative e dei traguardi raggiunti da AnconAmbiente, con un focus particolare sugli aspetti legati all’ambiente, alla società e alla governance.

«Sebbene Anconambiente non rientri tra i soggetti obbligati a conformarsi al decreto legge 125/2024 che recepisce la Csrd, Corporate sustainability reporting directive, e adotta gli Esrs, European sustainability reporting standards – afferma AnconAmbiente –, la società ha deciso di intraprendere un percorso graduale di avvicinamento a queste normative, con l’obiettivo di adottare pienamente questi standard nei prossimi anni».

Un percorso in cui la partecipata dai Comuni di Ancona, Fabriano, Chiaravalle, Cerreto d’Esi, Sassoferrato e Serra de’ Conti viene affiancata dal dipartimento di management dell’Università Politecnica delle Marche.

«Per noi è una tappa fondamentale – ha spiegato il presidente di AnconAmbiente, Antonio Gitto, –, visto che presentiamo questo report di sostenibilità riferito al 2023, e stiamo già lavorando a quello del 2024. Una rendicontazione che facciamo circa il tema della sostenibilità, basata su tre pilastri, quello economico, quello ambientale e quello sociale, che ci vedono direttamente coinvolti per la natura delle attività che AnconAmbiente eroga. Occupandosi di igiene ambientale ma anche di pubblica illuminazione il tema della sostenibilità è fondamentale. Un tema cui stiamo cercando di contribuire da un lato raggiungendo quelli che sono gli obiettivi di raccolta differenziata, e lì siamo sufficientemente performanti, anche nel capoluogo abbiamo superato il 65% (gli altri comuni si erano già attestati al di sopra di questa soglia, ndr). Ma c’è anche un contributo legato al fatto che si cerca di ridurre al massimo le emissioni in atmosfera, con l’utilizzo di mezzi di raccolta e spazzamento, tra i quali stiamo sostituendo quelli che avevano un maggiore impatto ambientale con altri che ne hanno meno, mezzi elettrici o a metano. Quanto alla pubblica illuminazione, abbiamo rinnovato tutta la parte impiantistica riducendo il consumo in kilowattora. Ridurre i consumi significa ridurre la necessità di energia elettrica e la sua produzione che ha un impatto ambientale. Su questi temi siamo stati particolarmente attenti e cercheremo di esserlo ancora di più, cogliendo le opportunità che ci vengono offerte dalle nuove tecnologie».

Alla presentazione della comunicazione di sostenibilità, nella sala del consiglio della facoltà di Economia, hanno partecipato Maria Serena Chiucchi, direttrice del dipartimento di management Università Politecnica delle Marche, e Marco Giuliani, professore ordinario di economia aziendale dell’Università Politecnica delle Marche. Quanto al fatturato del 2023, al valore economico generato e a quello redistribuito sul territorio, come ha spiegato ancora il presidente durante la sua relazione, una percentuale del valore generato, corrispondente a circa l’8%, cioè quasi 2,5 milioni e mezzo di euro, è stata trattenuta dalla società per continuare a effettuare investimenti garantendo la solidità economica della società stessa. Quanto ai dati di raccolta rifiuti dei vari comuni, il primato in percentuale di raccolta differenziata sul totale spetta al comune di Cerreto d’Esi, che nel 2023 s’è attestato sul 78,36%.

«La rendicontazione di sostenibilità – ha evidenziato Maria Serena Chiucchi – è un’opportunità per promuovere un dialogo costruttivo con tutti gli attori interessati. AnconAmbiente ha scelto un approccio partecipativo che coinvolge direttamente le persone e le comunità, poiché il successo delle strategie e delle politiche aziendali in tema di sostenibilità dipende anche dall’impegno e dalla consapevolezza collettiva». «Il nostro lavoro – ha sottolineato Marco Giuliani – ha avuto l’obiettivo di fornire una struttura analitica rigorosa che permette di rappresentare in modo trasparente e comparabile l’impegno di AnconAmbiente in ambito Esg. Abbiamo adottato gli standard Gri per garantire la qualità e l’affidabilità dei dati presentati. Questo approccio metodologico, che integra sia indicatori quantitativi che qualitativi, consente di tracciare un quadro coerente e preciso delle performance e degli impatti aziendali».