Ancona-Osimo

Nelle Marche +2,8% di auto vecchie. Passerini: «Incentivare l’elettrico, basta diesel». Legambiente: «Si punti sul trasporto pubblico»

Nelle Marche l'età media delle auto è di 12 anni. Nel fermano circolano le più datate. Un tema che si intreccia con l'inquinamento

Il parco auto che circola nelle Marche è sempre più datato. A certificarlo è un’analisi di Facile.it, dalla quale emerge che l’età media delle auto che viaggiano sulle strade delle Marche a settembre 2024 è di 12 anni, + 2,8% sul 2023. Un dato che risulta lievemente più elevato rispetto alla media nazionale che si ferma a 11 anni e 8 mesi.

Le auto più vecchie circolano in provincia di Fermo (12 anni e 10 mesi), a seguire la provincia di Ascoli Piceno (12 anni e 4 mesi). Macerata è la provincia dove circolano le auto meno datate (11 anni e 3 mesi), mentre in provincia di Pesaro Urbino l’età media è di 11 anni e 8 mesi, in provincia di Ancona di 11 anni e 7 mesi.

«Non dobbimo guardare solo all’obsolescenza delle auto – dice il professor Giorgio Passerini, docente di Fisica Tecnica Ambientale all’Università Politecnica delle Marche -, quanto soprattutto alla tipoligia di vetture che circolano nella nostra regione. Nelle Marche, fortunatamente abbiamo un numero consistente di autoveicoli alimentati a gpl e metano, meno inquinanti – spiega – mentre le vetture più inquinanti sono i diesel. Ogni giorno in Italia muoiono circa 200 persone per le conseguenze dell’inquinamento atmosferico, la metà causate dalle emissioni delle auto, soprattutto diesel».

Il docente evidenzia anche la necessità di aggiornare il sistema di revisione degli autoveicoli che controlla «solo le emissioni di CO2 e non il particolato». Nelle Marche, spiega l’esperto, «la stragrande maggioranza di emissioni deriva dalle auto e dal riscaldamento domestico, specie a biomassa (legna, ndr). Misure regionali sono state prese – spiega – per contenere le emissioni di polveri sottili, servono però, probabilmente più controlli. Quello che bisogna fare è incentivare la mobilità sostenibile attraverso l’acquisto di auto non inquinanti, come le elettriche, e incentivare anche il trasporto pubblico locale».

Passerini evidenzia che «gli incentivi regionali, in alcune regioni, si sommano a quelli nazionali per rendere l’acquisto dei mezzi elettrici. Le auto diesel inquinano almeno 10 volte di più di quelle a benzina, non sono più compatibili con gli standard di qualità dell’aria».

Parla di «record non positivo» Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche «al quale dobbiamo aggiungerne un altro, ovvero quello di secondo parco auto più grande d’Europa con 68 auto ogni 100 abitanti considerando anche i minori e gli anziani che non guidano». Legambiente evidenzia che per l’associazione è prioritario «cambiare il sistema della mobilità, puntando a ridurre il numero delle auto circolanti e promuovendo il sistema di trasporto pubblico».

Autobus ecologici e treni rappresentano la soluzione di elezione secondo Ciarulli, una soluzione che rispetta l’ambiente e la salute umana: «Ogni anno in Italia migliaia di persone muoiono per le conseguenze dell’inquinamento atmosferico – dice – per questo chiediamo di rivedere l’intero sistema della mobilità. Poi ridotto il numero delle auto si può procedere anche ad innovare il parco mezzi circolante, anche attraverso incentivi per l’elettrico».