Ancona-Osimo

Balneari verso la mobilitazione nazionale, Montagnoli del Sib Marche: «Senza una legge ombrelloni chiusi»

Gli operatori stanno organizzando un'iniziativa di protesta su scala nazionale nei confronti dei parlamentari. «A rischio le nostre imprese, costruite con anni di sacrifici»

Pixabay, foto di Ken Kerckx

ANCONA – Balneari verso la chiusura degli ombrelloni. Gli operatori stanno organizzando su scala nazionale una prima iniziativa di protesta nei confronti dei parlamentari italiani. Intendono attuarla «nel caso in cui, da qui a breve, non arrivi un provvedimento normativo», dichiara il presidente regionale del Sib, Romano Montagnoli. L’intenzione è quella di «tenere chiusi gli ombrelloni, anche se magari solo per un’ora» all’inizio di agosto, «quando i parlamentari andranno in vacanza. Si tratta di una provocazione che vuole sensibilizzare la politica sulla nostra situazione», spiega il sindacalista.

Una mobilitazione che non intende creare problemi al turismo, rassicura, ma che «vuole sensibilizzare il mondo della politica sulla nostra situazione», spiega Montagnoli. «Sono anni che viviamo nell’incertezza e che chiediamo un provvedimento legislativo chiarificatore sulle concessioni demaniali; adesso però non possiamo più attendere oltre perché diversi comuni italiani si stanno organizzando per le gare».

Romano Momtagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari)

Il Sindacato Italiano Balneari di Fipe Confcommercio sottolinea l’importanza di un comparto strategico per il turismo che in Italia conta 30mila imprese, di cui quasi mille nelle Marche (942 al 2021, secondo il rapporto BankItalia del settembre 2023). Un comparto che dà lavoro a una quota importante di addetti diretti, mediamente 10mila lavoratori diretti e 100mila nel Paese.
Il turismo balneare, ricorda Montagnoli, «è nato grazie alla belneazione attrezzata sorta in Italia a fine del ‘700, un modello che ci copiano anche nel resto del mondo, una peculiarità italiana che va salvaguardata. Per questo quando i nostri parlamentari si fermeranno per la pausa estiva troveranno gli ombrelloni chiusi se non avremo prima delle risposte che chiediamo ormai da troppo tempo».

Il sindacato evidenzia una «situazione caotica che non può più proseguire e che necessita di un intervento chiarificatore. A rischio ci sono le nostre imprese, costruite con anni di sacrifici, i nostri lavoratori, ma anche lo stesso turismo. L’errata applicazione della Bolkestein con la riassegnazione delle concessioni non ridurrà i prezzi per chi affitta ombrellone e lettino, anzi, il rischio è che avvenga esattamente il contrario, come accaduto in quei comuni dove sono state bandite le gare».

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