ANCONA – Scatta oggi, venerdì 9 agosto, lo sciopero dei balneari. Per protesta contro la Bolkestein che rischia di mandare all’asta le concessioni demaniali, gli operatori apriranno gli ombrelloni in ritardo. Una mobilitazione che avviene nel periodo che precede il clou della stagione estiva, quello del Ferragosto, e che proprio per questo potrebbe vedere un’adesione non piena, specie nelle località costiere più votate al turismo, come la Riviera del Conero.
«Lavoriamo con le famiglie – spiega Luca Paolillo, dell’associazione bagnini della Riviera del Conero, aderente al Sib, tra i sindacati che hanno promosso lo sciopero – capiamo le esigenze di chi viene in vacanza solo per una settimana, certo sentirsi dire che non apriamo l’ombrellone che hanno già pagato non è certamente piacevole, specie per chi viene al mare la mattina perché magari ha i bambini piccoli».
Insomma, forse è più facile a dirsi che a farsi. «Qualcuno tra i balneari di Numana e Sirolo dice che aderirà, altri mi dicono di aver difficoltà a fare sciopero – spiega -, siamo dalla parte del sindacato, ma non sappiamo se riusciremo in pieno, perché non è semplice farlo capire ai turisti. Mi metto nei panni della famiglia di operai con due bambini piccoli che possono venire in spiaggia solo la mattina presto e fanno sacrifici per affittare ombrellone e sdraio. Oltre a questo ci sono anche casi in cui qualcuno potrebbe chiedere un rimbroso per un servizio già pagato».