Ancona-Osimo

Caricchio: «Soccorso in spiaggia inadeguato». Comune: «Impegno economico più che raddoppiato»

L'Amministrazione di Falconara spiega di aver «ripristinato il quad stanziando 4.500 euro, per far fronte ai tagli di altri Enti». Chiesto all’Asur un rimborso della spesa sostenuta in proprio per l’estate 2019 e, per le prossime, il ripristino dei finanziamenti per garantire il servizio

 ANCONA – La stagione balneare sta terminando ed è tempo di bilanci per il consigliere comunale della Lega Stefano Caricchio, in merito alla delicata situazione del soccorso in spiaggia. «Non sono stati pochi questa estate – denuncia Caricchio – i casi (più o meno gravi) che hanno richiesto l’intervento dei mezzi sanitari nella nostra spiaggia. Interventi prestati con professionalità dal personale del 118, ma che non hanno visto coinvolti il quad e il suo personale. Come consigliere avevo segnalato sin da subito che il servizio organizzato dal Comune per il soccorso in spiaggia era totalmente inadeguato e inutile per come era strutturato. Tante anche le perplessità a causa di ombre e falle nella conformità alla normativa».

Il consigliere della Lega a Falconara Stefano Caricchio
Il consigliere della Lega a Falconara Stefano Caricchio

Caricchio spiega che «tale servizio, già lo scorso anno, era stato totalmente snobbato dal Sindaco, al punto da lasciare nella stagione 2018 al solo senso di responsabilità della Croce Gialla l’espletamento del servizio, partecipando con un contributo che si potrebbe definire ridicolo. E quest’anno? Ancora peggio. Il soccorso in spiaggia non sembrava nemmeno presente nei pensieri del Sindaco fino a che, grazie ad una mia interrogazione a maggio, il tema è stato portato di forza all’interesse del Consiglio. Ma si sa un servizio così essenziale non si presta bene a foto e comparsate, per cui come fare per ottenere un po’ di audience? La missione impossibile è stata cercare prime pagine tentando (inutilmente) di scaricare la responsabilità sull’Asur, tra l’altro a stagione balneare già nel vivo e quindi con possibilità di risultato assolutamente nulle. Così il Sindaco, dopo qualche intervista, impossibilitata a sfuggire dalle proprie responsabilità, si è trovata a dover necessariamente erogare il servizio con un obiettivo ben preciso: spendere il meno possibile. E da qua sono iniziate una serie di criticità: il servizio è stato affidato ad un’associazione che, non avendo mai avuto esperienze analoghe, ha improvvisato un quad non attrezzato (nemmeno di defibrillatore semiautomatico), con equipaggio formato da un unico soccorritore e di proprietà di un privato (cosa non prevista dalla normativa, se non per un periodo estremamente limitato e in attesa di regolarizzazione)».

«Solo a seguito di miei frequenti sopralluoghi e segnalazioni – continua il consigliere della Lega – è stato implementato fino a due persone l’equipaggio (inizialmente solo nel weekend), è apparso un obsoleto defibrillatore e successivamente un nuovo quad, in servizio dal 20 luglio, comunque privo di segnalatori acustico visivi, e sempre di proprietà di un privato. Mi sono così sentito in dovere, per evitare di creare una polemica lesiva per la stagione balneare, di andare a parlare direttamente con il Dirigente preposto lo scorso 1 agosto, sottolineando come la situazione fosse anche legalmente inadeguata e ci fosse la necessità di regolarizzare il tutto quanto prima. Seppur nell’inevitabile imbarazzo dell’ambiguo ruolo, in quanto preposto ai Servizi Sociali e contemporaneamente alla Polizia Locale, ovvero risultando come in molte altre situazioni controllore di se stesso, il Dirigente mi ha rassicurato dandomi la garanzia che la proprietà del mezzo (e ogni altra criticità) sarebbe stata regolarizzata entro i 30 giorni previsti dalla legge (art 94 comma 4 bis del Cds). Insomma con comodo, magari per fine stagione la sicurezza in spiaggia potrebbe risultare in regola.

Sono quindi costretto a sottolineare che tutte le criticità sollevate siano dovute ad un’Amministrazione che ha preferito stanziare 12mila euro per i fuochi d’artificio e molte altre migliaia di euro per attività estive ludiche, andando a risparmiare su quelli che sono i servizi di base ed erogando per il servizio di soccorso solamente 4.500 euro in una gara al ribasso. Questa è l’ennesima dimostrazione che vi è un totale disinteresse verso tutto ciò che non porta immagine immediata, anche se si tratta di un servizio di importanza fondamentale».

«Il servizio di guardia medica turistica, – replica l’Amministrazione – al posto del quale anni fa era stato attivato il quad per il soccorso in spiaggia, è un servizio sanitario di competenza dell’Asur. Il Comune, che aveva sempre contribuito con 2mila euro a stagione (sia fino al 2017, con l’integrazione degli stanziamenti dell’Asur per il quad in spiaggia, sia nel 2018 quando ha finanziato l’attività aggiuntiva predisposta dalla Croce Gialla per servire anche la spiaggia), quest’anno ha più che raddoppiato lo sforzo economico e si è fatto carico di tagli operati da altri, arrivando a stanziare 4.500 euro. Tali fondi hanno permesso di ripristinare la presenza del quad attraverso l’affidamento alla Blu Pubblica Assistenza, che come per il servizio nel Comune di Ancona ha presentato l’offerta più bassa».

L’Amministrazione ricorda che nell’estate 2018, «quando la Croce Gialla di Falconara ha messo a disposizione un equipaggio in più nella sede di via IV Novembre e, quindi, sul litorale non c’era un presidio fisso, il consigliere della Lega Stefano Caricchio non ha avuto di che protestare. Il servizio del 2019, ancora in corso, è stato espletato nel rispetto della normativa vigente. Stando a quanto riferito dalla Blu Pubblica Assistenza sono stati garantiti tra i tre e i quattro interventi al giorno in media nel mese di agosto per medicazioni dovute a tagli di conchiglie, per ustioni da medusa, in un caso per la medicazione di una ferita dovuta alla presenza di un chiodo in mare, caso affrontato con professionalità dall’infermiere presente nel fine settimana. Sono state numerose le richieste di misurazione di pressione da parte dei bagnanti. Come già sottolineato negli interventi di giugno e luglio, l’amministrazione ha chiesto all’Asur un rimborso della spesa sostenuta in proprio per l’estate 2019 e, per le prossime stagioni, il ripristino dei finanziamenti per garantire un servizio sanitario a beneficio di tutti coloro che frequentano la nostra spiaggia, attraverso un confronto». Quanto ai fuochi d’artificio, «lo spettacolo è un investimento di competenza del Comune, molto apprezzato da falconaresi e turisti, che genera ricchezza in termini di presenze in spiaggia, soprattutto per le attività del litorale».