Benzina, pedaggi autostradali e perfino acqua e panini. Quest’anno viaggiare per raggiungere le località di vacanza sarà più caro delle estati passate. La batosta per i vacanzieri arriva soprattutto dalla sosta nelle stazioni di servizio che costellano i tratti autostradali per un pasto o anche solo per la pausa caffè o uno spuntino.
Secondo un’indagine dell’associazione dei consumatori Altroconsumo la sosta è «decisamente cara: per un panino si arriva a spendere anche 8 euro» il 70% in più di quanto costa nel bar sotto casa, «ma anche cappuccio e brioche costano rispettivamente il 12% e il 26% in più, mentre per i gelati si arriva a 50 euro al chilo e aranciata o cola a 8 euro al litro».
Ad essere salata, dicevamo, è anche la pausa caffè e perfino la bottiglietta di acqua può costare molto più cara. Per una tazzina della nera bevanda si può spendere anche più di 1,35 a seconda dei tratti autostradali, mentre per una bottiglia di acqua da un litro e mezzo anche 3 euro.
Per quanto riguarda le tariffe dei pedaggi autostradali dal 1° gennaio sono scattate le nuove tariffe con rincari del 2,2%, sempre secondo quanto riporta Altroconsumo. Discorso a parte quello della benzina: sulla rete autostradale il prezo medio della benzina al self è di 1.954 euro al litro, il gasolio 1.855 euro, il gpl 0.843 euro e il metano 1.448 euro. Tariffe, nonostante siamo a fine giugno, che sono di poco meno inferiori a quelle dell’agosto dell’anno scorso quanfo era già scattato l’esodo per le ferie estive.
Il 5 agosto del 2023, infatti, il prezzo del carburante sulla rete autostradale ammontava a 2.001 euro al litro per la benzina al self, 1.890 euro per il gasolio , 0.839 per il Gpl e 1.531 euro per il metano. Da considerare che il rincaro più consistente arriverà ad agosto e quindi se il trend non si dovesse invertire il prezzo dei carburanti potrebbe salire alle stelle.