Ancona-Osimo

Casa, calo delle compravendite. Cresce il mercato nelle città d’arte. Fiori della Fiaip: «In cinque anni grandi cambiamenti»

L'80% circa delle abitazioni viene acquistato sottoscrivendo un mutuo, per cui l'abbassamento del costo del denaro potrà dare una spinta al settore. La casa in Italia resta il "bene rifugio" per antonomasia

ANCONA – «Rispetto all’anno scorso il mercato immobiliare nelle Marche nel 2024 dovrebbe segnare un calo di qualche punto percentuale, ma se la Bce (Banca Centrale Europea) ridurrà ulteriormente i tassi di interesse il mercato potrà migliorare». È la tendenza fotografata da Emanuele Fiori, presidente regionale della Fiaip (federazione italiana degli agenti immobiliari).

L’80% circa delle abitazioni viene acquistata sottoscrivendo un mutuo, per cui l’abbassamento del costo del denaro potrà dare una spinta al settore. La casa in Italia resta il ‘bene rifugio’ per antonomasia, oltre che uno degli obiettivi di vita dei Millennials. «Per la maggior parte dei ragazzi tra i 25 e i 30 anni, comprare casa – spiega l’immobiliarista – dà quella stabilità che è venuta meno nel lavoro e rappresenta una base da cui partire per sviluppare la propria vita».

Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip

Se il mercato delle prime case resta saldamente ancorato al mutuo e subisce quindi le oscillazioni legate alle fluttuazioni dei tassi di interesse, «il mercato delle seconde case non è mai sceso e se il turismo nelle Marche continuerà a crescere come dopo la pandemia di Covid-19, potrà crescere ancora». Le seconde case vengono acquistate soprattutto nelle località costiere come forma di investimento da mettere a reddito nella stagione estiva.

Ma negli ultimi anni stanno aumentando le richieste anche nell’entroterra. «Nelle città d’arte come Urbino, Ascoli Piceno, Fermo, e Macerata c’è stato uno sviluppo degli acquisti – prosegue – . Cresce anche il mercato dei casolari apprezzato soprattutto dagli stranieri, specie del Nord Europa, ovvero Austria, Olanda, Svezia, Germania e Danimarca. Ci sono state delle compravendite anche con l’America del Nord».

L’appartamento tipo più venduto nelle Marche è quello tra i 75 e gli 80 metri quadri, con due camere, due bagni, garage e terrazzo. Un format che rispecchia il cambiamento subito dalla famiglia negli ultimi anni: «Le famiglie oggi si sono ‘ristrette’, cioè sono costituite prevalentemente da due genotori e un figlio – spiega – quindi anche gli appartamenti richiesti sono più piccoli di quelli che veniva venduti un trentennio fa».

Cambiamenti sociali rapidi che si sommano alle nuove tendenze emerse dalla pandemia in poi. In cinque anni il mercato immobiliare ha attraversato diverse fasi, spiega, quella «prima del Covid, durante il Covid, dopo il Covid e la fase attuale, trasformazioni che hanno determinato anche una variazione dei prezzi. Nel post pandemia si cercavano soprattutto appartamenti fuori città, con giardino, un effetto determinato dal lockdown. Adesso si torna nelle città».

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