Ancona-Osimo

Castelfidardo, la Cgil inaugura la nuova sede con un convegno sull’integrazione socio-sanitaria

All'incontro hanno partecipato Tiziana Mosca, responsabile Cgil zona sud, il sindaco Roberto Ascani, Marco Bastianelli, segretario Cgil Ancona, e Alessandra Cantori, coordinatrice Ats XIII

Il convegno Cgil a Castelfidardo
Il convegno Cgil a Castelfidardo

CASTELFIDARDO – “Integrazione socio-sanitaria: dai bisogni ai servizi” è il titolo del convegno promosso dalla Cgil di Ancona oggi pomeriggio, 3 giugno, nella sala convegni di piazza Sant’Agostino a Castelfidardo, cui è seguita l’inaugurazione della nuova sede ampliata in via IV Novembre, già attiva da settimane.

La nuova sede è stata spostata dal centro storico dove era collocata da anni. Al convegno hanno partecipato Tiziana Mosca, responsabile Cgil zona sud, il sindaco Roberto Ascani, Marco Bastianelli, segretario Cgil Ancona, e Alessandra Cantori, coordinatrice Ats XIII. Le conclusioni sono state affidate ad Elio Cerri, segretario Spi Cgil Marche.

Il convegno

L’11 marzo 2024 il Governo ha approvato definitivamente il Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/2023 contenente la riforma della non autosufficienza. Si tratta di un testo di legge che sviluppa il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani previsto dalla Legge Delega.

«Assistenza domiciliare e sanità di prossimità devono essere integrate con i servizi sociali – ha detto Mosca -. La legge sulla non autosufficienza, che rivendichiamo come legge fortemente voluta dal sindacato, non è più rinviabile. In Italia ci sono 3,5 milioni di persone non autosufficienti. La popolazione anziana è in crescita. Nel 2023 in provincia di Ancona si contavano 217 anziani ogni 100 giovani. Considerato questo, pesano sulla quotidianità certi bisogni per le famiglie con in casa anziani e non autosufficienti. L’emergenza pandemica ci ha insegnato che c’è bisogno di un sistema sanitario integrato con il sistema sociale. Occorre uscire da una logica ospedalocentrica e riversare risorse per il personale. Poi il taglio del nastro simbolico della sede, definito come presidio di democrazia e segnale di vicinanza nei confronti di lavoratori, pensionati e cittadini tutti. La Legge Delega ha bisogno di decreti attuattivi. Ce n’è solo uno al momento datato gennaio 2024 (uno in un anno) ma è deludente perché non prevede risorse aggiuntive ma le sposta solo dal fondo di non autosufficienza già carente di suo. Poi manca la parte tecnico-organizzativa che determina le linee guida».

E ancora: «Per quanto riguarda i Sad, Servizi assistenziali domiciliari, soltanto il 40 per cento dei Comuni italiani riesce a integrare quanto manca. Servono più ore per aprire anche alle esigenze quotidiane di quelle famiglie. Da ultimo ma non da meno c’è bisogno di un supporto adeguato ai caregiver. L’ospedale non è una soluzione soprattutto per gli anziani che speso lì si aggravano. E’ preferibile, laddove possibile, prediligere interventi domiciliari». Il sindacato insomma chiede di investire sulla prossimità. La Legge prevede 22 decreti attuativi: «I tempi quindi non sono quelli che ci aspettavamo. Ribadiamo che le Marche sono una delle Regioni con il tasso di invecchiamento più alto. Gli over 65 sono in aumento anche in provincia di Ancona. Il tema della non autosufficienza si impone dall’opinione pubblica».

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