CASTELFIDARDO – Una delegazione di alunni e alunne dell’Istituto di Istruzione Superiore Laeng-Meucci, sede di Castelfidardo (An), ha avuto l’onore di partecipare, venerdì 15 novembre, alle celebrazioni organizzate a Roma in occasione del venticinquesimo anniversario dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori.
“Un dialogo Internazionale per connettere i giovani al futuro”: questo il titolo dell’evento, aperto dal presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini, che ha sottolineato come, da 25 anni, l’Osservatorio lavori nelle scuole italiane per allenare i giovani a sviluppare quel pensiero critico che rende l’uomo più libero, aiutando le nuove generazioni a camminare sulle proprie gambe e a ragionare con la propria testa.
«In un tempo in cui molti investono sull’intelligenza artificiale, noi in Osservatorio Permanente Giovani Editori vogliamo investire sull’intelligenza umana, per tenere l’uomo al centro e la tecnologia al suo servizio. E non il contrario».
In platea più di mille studenti, tra i quali una delegazione dell’istituto fidardense, accompagnata dal dirigente scolastico Ing. Angelo Frisoli e da alcune docenti. Da anni, infatti, l’Istituto è impegnato a promuovere le iniziative legate al “Quotidiano in classe” e i progetti dell’Osservatorio, volti a connettere i giovani al futuro, offrendo strumenti per interpretare criticamente la realtà e partecipare consapevolmente alla vita democratica del Paese.
E proprio in virtù del lavoro assiduo e costante svolto, una riflessione elaborata dalle classi del Laeng-Meucci è stata scelta tra tutte quelle arrivate dagli Istituti di Istruzione superiori italiani, per essere posta al capo dello Stato. Ad essere portavoce dell’intera scuola e a rompere il ghiaccio salendo sul palco come prima dei sei studenti selezionati è stata Elena Bartolini, della classe 5ªBlsa, con un intervento focalizzato sulla media literacy.
«Certo i cambiamenti di oggi sono molto più veloci di un tempo – ha risposto il presidente – sono addirittura impetuosi nei loro ritmi. E voi siete la generazione chiamata a interpretare in questo mondo che cambia velocemente gli strumenti che si presentano, ad adoperarli. È indispensabile costruirsi un bagaglio di conoscenze, che come sempre è irrinunziabile in qualunque epoca, per comprendere come funziona il mondo intorno a noi, e orientarvisi ed esserne partecipi e protagonisti».
Dall’intelligenza artificiale ai rischi delle nuove tecnologie, fino al ruolo del presidente e al futuro dei giovani: in un intenso dialogo, il capo dello Stato ha evidenziato come l’educazione all’informazione di qualità sia fondamentale per formare cittadini consapevoli e responsabili, ribadendo che l’obiettivo principale deve essere sviluppare l’intelligenza umana, poiché ad essa si accompagnano consapevolezza e coscienza, di cui le macchine sono prive.
Grandissima la soddisfazione espressa dall’intera comunità scolastica per la partecipazione e i risultati ottenuti.