Ancona-Osimo

Marche a rischio siccità, Passerini dell’Univpm: «Sarà un’estate più calda del solito. Attenzione all’ozono»

Il docente di Fisica Tecnica Ambientale dell'Università Politecnica delle Marche prospetta una situazione critica dopo un «inverno poco piovoso e con precipitazioni nevose quasi assenti»

ANCONA – Siccità e inquinamento di ozono. Sono queste le criticità rilevate dal professor Giorgio Passerini per l’imminente estate. Il docente di Fisica Tecnica Ambientale dell’Università Politecnica delle Marche traccia un quadro della situazione critico dopo un «inverno poco piovoso e con precipitazioni nevose quasi assenti». Per quanto riguarda la siccità il maggior rischio riguarda la provincia di Ascoli Piceno dove c’è «mancanza di acqua nelle sorgenti e c’è il rischio di un razionamento».

Mentre al Nord del Paese, spiega, le abbondanti piogge delle ultime settimane hanno in parte ripianato la situazione, nelle Marche «la scarsa neve e il deficit pluviometrico, insieme all’arrivo del caldo», rischiano di aprire le porte alla «carenza di acqua». Passerini evidenzia che «il periodo delle piogge sembra finito e, secondo le previsioni del Centro Europeo, l’estate 2024 si prefigura leggermente più calda del solito».

Secondo le stime le temperature potrebbero spingersi uno-due gradi sopra le medie climatiche dell’ultimo trentennio precisa l’esperto. Intanto il caldo è atteso a partire dalla prossima settimana. Terminata la fase delle polveri sottili, che cessa con lo spegnimento degli impianti di riscaldamento, si apre la stagione dell’ozono, l’inquinante estivo per antonomasia.

Giorgio Passerini
Il professor Giorgio Passerini

Si tratta di un inquinante legato al forte irraggiamento solare e all’assenza di vento. L’inquinamento da ozono ha effetti negativi sia sulla salute dell’uomo che sugli animali e la vegetazione, oltre che sugli edifici a causa dell’alto potere ossidante: è responsabile tra le altre cose anche dei danni al patrimonio storico-artistico.

Quando i livelli di ozono superano il valore limite consentito, i sindaci devono emettere messaggi di allerta nei quali invitano la popolazione ad evitare prolungate esposizioni all’aperto, riducendo al mimino le attività fisiche che causano affaticamento come bicicletta e altre attività sportive) nelle ore più calde della giornata. Tra gli effetti acuti dell’ozono sulla salute umana ci sono la forte azione irritante alla mucosa degli occhi, infiammazioni e alterazioni a carico dell’apparato respiratorio.

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