Nella settimana in cui a Baku, in Azerbaijan, si svolge la Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite, i riflettori sono puntati sulla crisi climatica. La necessità di ridurre le emissioni di CO2 e di tutelare l’ambiente sono al centro del dibattito internazionale. In uno scenario internazionale segnato da eventi climatici estremi, solo per citare gli ultimi basta pensare a quanto accaduto in Spagna o ieri in Sicilia, l’educazione alla sostenibilità e al clima emerge non solo come una necessità, ma anche come un diritto delle giovani generazioni.
«Una delle protagonista assolute in tema di sostenibilità è la scuola – evidenzia il presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi marchigiani (ANP), Riccardo Rossini -: la scuola forma le nuove generazioni e deve trasmettere la consapevolezza che il futuro del Pianeta è legato al risparmio delle risorse e alla loro ottimizzazione, specie con l’aumento della popolazione mondiale che porta ad un maggiore consumo di risorse ed energia».
Secondo il presidente dei presidi marchigiani occorre promuovere tra gli studenti «lo studio della sostenibilità che non può limitarsi solo all’educazione civica, ma deve essere trasversale e integrato in ogni disciplina. L’ambiente e la sostenibilità non possono essere solo uno slogan, bisogna trasferire ai ragazzi le conoscenze e le competenze per mettere in atto il riciclo, le pratiche e le tecniche di salvaguardia del Pianeta, le pratiche per attuare l’agricoltura sostenibile, l’industria e l’artigianato sostenibile».
Un contesto in cui la scuola in primis deve educare e fornire gli strumenti pratici ai futuri professionisti che dovranno riprogettare e ideare le soluzioni più idonee, spiega Rossini. Anche le famiglie hanno un ruolo importante nel promuovere la sostenibilità come stile di vita. «L’esempio in famiglia e a scuola sono fondamentali, insieme all’insegnamento pratico a partire dalle piccole cose nella vita di tutti i giorni, ad esempio dal risparmiare acqua in casa. Dobbiamo educare i giovani non al consumismo, come è stato fatto finora anche attraverso le pubblicità, ma a risparmiare le risorse e a riciclare quanto può essere riciclato».