Ancona-Osimo

Corte Ue, legittimi espropri balneari a fine concessione. Montagnoli del Sib: «Urgente una legge». Spiagge da tutto esaurito

Il Sib si riserva di valutare la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sulla legittimità degli espropri a fine concessione. Intanto sulle spiagge marchigiane la stagione è florida

ANCONA – Legittimo il ritorno allo Stato delle opere inamovibili al termine delle concessioni balneari, fra le quali bar e ristoranti. È la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il pronunciamento è legato a un caso relativo alla Toscana, ma investe ovviamente tutto il mondo balneare.

«Per valutare il pronunciamento serve un’attenta analisi della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, ma l’interpello del Consiglio di Stato riguardava esclusivamente la conformità al diritto europeo della devoluzione delle opere di difficile rimozione alla scadenza delle concessioni in favore dello Stato, non di terzi privati – dice Romano Montagnoli, presidente regionale del Sindacato Italiano Balneari (SIB) -. La domanda del Consiglio di Stato si riferiva solo alla libertà di stabilimento: la Corte di Giustizia ha ritenuto conforme la devoluzione delle opere in funzione della tutela della proprietà pubblica e delle finanze dello Stato, mentre è diverso il caso di confisca in favore di un altro privato eventuale subentrante».

Romano Momtagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari)

Montagnoli ricorda che con il trasferimento della concessione si trasferisce anche l’azienda creata dal concessionario e che se non vengono previsti indennizzi «il concessionario subentrante ne avrebbe un arricchimento indebito in contrasto, non solo con i nostri principi costituzionale, ma anche con quelli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sulla tutela della proprietà».

Il pronunciamento per il Sib «non fa altro che sottolineare ancora di più l’urgenza di un intervento legislativo da parte del Governo che possa salvaguardare noi operatori balneari e permetta al settore di tornare ad avere certezze per il futuro. Sono già diversi i comuni in Italia che stanno cominciando ad organizzarsi per bandire le gare per la riassegnazione delle concessioni, ma senza un provvedimento si rischia il caos».

Secondo l’operatore, infatti, «mancano regole chiare e questo rischia di portare all’apertura di molti contenziosi». Il sindacato non esclude una mobilitazione per sensibilizzare la politica sulla questione. «La balneazione attrezzata – ricorda – è un modello nato in Italia che ha dato avvio a un filone turistico che è trainante nel Paese. Per questo va difesa. Ad essere in pericolo non sono solo le nostre attività, ma anche i nostri dipendenti. La norma Draghi, che prevede indennizzi, per noi resta un paracadute importante».

Intanto sulle spiagge la stagione balneare sta andando bene, nonostante una partenza un po’ in ritardo a causa del meteo: «Gli ombrelloni sono pieni – spiega -, le prenotazioni ci sono e vediamo anche più turisti stranieri rispetto all’anno scorso, grazie ai nuovi voli che rendono la nostra regione più raggiungibile e grazie anche alle piattaforme online che permettono agli stranieri di poter prenotare più facilmente».

Insomma, luglio e agosto si prospettano da tutto esaurito sulla costa marchigiana, grazie anche a una «buona presenza di turisti sia stranieri che italiani – conclude – . Speriamo che il meteo ci assista permettendoci di mantenere numeri in linea con quelli dell’anno scorso».

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