ANCONA – Le competenze e la capacità dei giovani imprenditori marchigiani di dare vita a progetti innovativi e utili per le comunità e l’ambiente sono stati i temi centrali di “Esefunzionasse?”, il progetto realizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Marche, giunto alla sua tappa finale. L’iniziativa, nata sei anni fa nel Pesarese, è proseguita con successo, sfociando ieri, 11 novembre, nella premiazione dei progetti che si è svolta nel corso dell’evento finale tenutosi nella sede di Confindustria ad Ancona.
Tante le idee imprenditoriali presentate e premiate, in diversi settori, dal turismo, alla cosmesi, passando per le aste immobiliari, con uno sguardo attento alle più recenti tecnologie, fra le quali l’intelligenza artificiale, alla sostenibilità ambientale e al racconto del territorio con le sue grandi potenzialità. Insomma un vero e proprio incubatore di progetti a cui dà vita la grande fantasia dei giovani imprenditori, forti di una solida preparazione e di importanti competenze.
Il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, in un passaggio del suo intervento ha sottolineato che l’iniziativa «racconta la vivacità imprenditoriale». «C’è una forte correlazione fra lo stimolo di nuove idee imprenditoriali, la creazione di imprese e il benessere di un territorio. Lo sviluppo di nuove idee e di nuovi progetti si collega essenzialmente al tema dell’innovazione e della diversificazione».
Questioni cruciali nell’attuale sistema economico, alle prese con la concorrenza delle economie emergenti. «Due perni sui quali dobbiamo costruire le nostre aziende – ha detto – per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo. Quando parliamo di innovazione, di startup e di creazione di nuove imprese c’è un tema di quantità: nelle Marche siamo ben posizionati, esprimiamo un discreto livello di innovazione e di creazione di nuove imprese anche se gli ultimi dati ci restituiscono un dato inferiore rispetto a quello di una decina di anni fa, ma si tratta comunque di numeri positivi».
La riflessione del presidente si è poi focalizzata sull’aspetto qualitativo. «Da un lato abbiamo la responsabilità di guardare sempre con grande attenzione ai progetti presentati, cercando di stimolare le nostre imprese per capire quali di questi progetti possono essere sviluppati all’interno delle imprese» e, rivolgendosi soprattutto alle università, ha sottolineato la necessità di «non essere solo interlocutori passivi ma di essere dei veri e propri interlocutori attivi» per «stimolare i giovani a fare innovazione in settori e competenze e attività che sono vive nel territorio». Per Cardinali «la vera sfida è innovare anche nei settori più tradizionali» come ade esempio quello della manifattura «per creare occupazione e benessere».
Va al progetto Alma Serum, presentato dal Ceo Antonella Bellina, il premio della sesta edizione di “Esefunzionasse?”, il concorso per il supporto all’avvio di nuove imprese promosso dal Comitato regionale Giovani imprenditori di Confindustria Marche, in collaborazione con BP Cube – Innovation district.
L’iniziativa gode del contributo della Camera di commercio delle Marche, è patrocinata dalla Regione Marche, collaborano le quattro università marchigiane, l’Istao – Scuola di formazione manageriale Istituto superiore Adriano Olivetti, The Hive Business Accelerator e l’Istituto di istruzione superiore Volterra Elia di Ancona. Gli 11 finalisti hanno illustrato le loro proposte di business e risposto alle domande della giuria e del pubblico. I commissari – valutando i criteri di creatività, fattibilità, circolarità e sostenibilità economica, efficacia comunicativa – hanno stilato la graduatoria.
Premiato il progetto di ricerca e sviluppo di prodotti di scarto dell’industria casearia Alma Serum che punta al riutilizzo del siero di latte da trasformare, attraverso una tecnologia avanzata in house prossima al brevetto, in prodotti cosmetici per il benessere della pelle. Si aggiudica il premio speciale per la circolarità e sostenibilità economica Blooming, una piattaforma digitale che punta a rivoluzionare il modo di connettersi con il cibo, unendo amanti della natura e del cibo sano con i produttori locali.