FALCONARA MARITTIMA – Scatta nuovamente la polemica sull’autovelox di Falconara Marittima. Il dispositivo di rilevamento della velocità posizionato lungo la Strada Statale 16 nei pressi della Caffetteria, dalla sua installazione è stato al centro di un acceso scontro politico che vede da un lato l’amministrazione comunale e dall’altro Lega e Ugl convinte sostenitrici dell’«illegittimità dell’apparecchio».
Il Comune di Falconara Marittima spiega in una nota stampa che il 17 gennaio il giudice di pace di Ancona ha respinto 6 ricorsi contro le sanzioni scattate con l’autovelox e 5 automobilisti hanno chiesto di rinunciare al ricorso. «In totale sono 11 i ricorsi che si sono
conclusi o si concluderanno in modo favorevole per il Comune di Falconara – spiega la nota – , contro i 12 ricorsi che sempre questa mattina sono stati accolti».
Il Comune fa sapere anche che sono state pubblicate le motivazioni delle prime sentenze dei ricorsi, «in particolare sono stati accolti quelli presentati dagli automobilisti che hanno imboccato la Variante dallo svincolo di Case Unrra: il giudice – precisa la nota – ha motivato l’annullamento della sanzione con il mancato rispetto della distanza di un chilometro tra il segnale del limite di velocità (che è di 70 chilometri orari) e l’autovelox. La materia è ancora controversa, tanto che nei prossimi mesi la Corte di Cassazione dovrà tornare sulla questione, sollevata per casi analoghi».
Il dubbio, precisa l’amministrazione comunale, «riguarda la distanza tra segnaletica e autovelox nel caso in cui gli automobilisti provengano da una strada in cui vige un limite di velocità inferiore. La decisione della Suprema Corte potrebbe ribaltare quelle sinora prese dal giudice di pace. Per questo
l’amministrazione comunale insieme all’avvocato Fabio Piccioni, che
rappresenta il Comune di Falconara, sta valutando se impugnare le sentenze sfavorevoli all’ente».
«Restano invece confermate le sanzioni per quanti hanno superato i limiti di velocità dopo aver imboccato la Variante alla Statale 16 dall’ingresso di Fiumesino: in questo caso – conclude la nota – il giudice ha respinto i ricorsi. Sono stati rigettati anche i ricorsi che contestavano la scarsa visibilità dell’autovelox o questioni formali riguardanti la notifica».
Lega e Ugl però tornano alla carica e evidenzia i numeri in loro favore, ovvero «11 ricorsi accolti», anche se, spiegano, «grazie all’operato del nostro legale Donatella Baleani, ma la vera novità è data dal fatto che anche il secondo dei tre giudici ha accolto positivamente i nostri ricorsi cristallizzando di fatto quando da noi sostenuto sin dall’inizio», spiega la segretaria Ugl Ancona Anna Grasso.
«Le sentenza e le relative motivazioni parlano chiaro, l’Ugl e Lega hanno da subito, accertato delle violazioni nella segnaletica e nelle successive modifiche» spiegano Anna Grasso e Stefano Caricchio, consigliere comunale della Lega, precisando «andremo avanti per la difesa dei diritti dei cittadini e rispetto delle leggi».
Poi puntano il dito contro «i costi che la collettività deve sostenere per questa sconsiderata manovra : 40.192,88 per spese legali, 77.371,080 euro per il noleggio del velocar oltre agli stipendi dei dipendenti assunti dalla stessa società ed operanti all’interno dell’ufficio verbali presso il Comando di Polizia Locale di Falconara. Oltre il danno la beffa».