«Due città nel nome di Federico II. Anzi, un’intera Regione pronta a promuovere l’eccezionale figura di Stupor Mundi, l’imperatore del Sacro Romano Impero che nacque a Jesi, nella Marca di Ancona, il 26 dicembre 1194. E lo facciamo attraverso un’apposita Legge regionale con la quale si stanziano fondi importanti». A dirlo è il consigliere regionale Carlo Ciccioli. Parlando dei fondi Ciccioli spiega che ci sono «70mila euro per il 2024, a 830 anni dalla nascita e a 800 anni dalla fondazione della prima università pubblica della storia, l’Università Federico II di Napoli che vanno ad implementare i 130mila euro già erogati nel 2023, per un totale complessivo di ben 200mila euro».
Ciccioli (FdI) è primo firmatario della Legge regionale “Interventi per la valorizzazione della figura e dell’opera di Federico II di Svevia come testimonianza illustre delle Marche”, approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale. «Con questi fondi che l’istituendo Comitato avrà a disposizione – spiega -, vi sarà il giusto sostegno, da parte della Regione Marche, alle iniziative di promozione della figura e dell’opera di Federico II di Svevia, nonché alla rete di enti impegnati nella sua valorizzazione, a partire dal Museo Federiciano di Jesi, il Festival “Stupor Mundi” e la Fondazione Federico II Hohenstaufen, attivi nella diffusione della conoscenza della cultura classica e della classicità in ogni sua espressione, attraverso la ricerca, la documentazione sull’opera antica e sull’influenza vitruviana anche in epoca moderna».
«Partendo dal passato per guardare consapevolmente al futuro, riportare all’attenzione costante la figura di Federico II, legato indissolubilmente, attraverso la nascita, alle Marche, può aiutarci a comprendere la complessità del presente. Con l’approvazione di questa Legge – conclude – si fa onore alla politica alta che sa rifuggire il campanilismo, favorendo il coinvolgimento di un intero territorio regionale, con fulcro a Jesi ed Ancona, attraverso una serie di iniziative che potranno rafforzare il segmento turistico regionale, puntando sulla storia e le testimonianze che questa importantissima figura ha regalato alle Marche».