Ancona-Osimo

Giovani e futuro: il 74,5% si pensa in coppia. Più ragazze che ragazzi si immaginano single. La sessuologa: «Desiderio di indipendenza»

L'Istat fotografa il cambiamento dei tempi nelle relazioni. Ne parliamo con la psicologa Marianna Agostinelli

ANCONA – Il 74,5% dei giovanissimi tra gli 11 e i 19 anni si immagina in coppia nel futuro, dove coppia non implica necessariamente il matrimonio, circa il 20% di loro è indeciso, mentre solo il 5,1% si immagina single, con una quota superiore tra le ragazze rispetto ai ragazzi. È la fotografia scattata dall’Istat nel report “Bambini e ragazzi”. L’indagine dell’Istituto Nazionale di Statistica evidenzia differenze importanti tra stranieri e italiani.

La percentuale di stranieri che si immagina in coppia è più bassa rispetto a quella degli italiani, si ferma infatti al 65,8%. Non solo, anche la percentuale degli stranieri che si prefigurano single è più elevata e si attesta al 7,6% contro il 4,9%. La quota più bassa di ragazze che si immaginano in coppia si registra tra le giovani cinesi e marocchine (rispettivamente 39,9% e 56,7%) e sempre fra queste si registra la quota più elevata di chi si vede in futuro single (12,7% tra le cinesi e 12,8% tra le marocchine).

Il matrimonio si conferma la modalità di coppia più privilegiata per formare una famiglia (72,5%), soprattutto per gli stranieri (78,4%), meno per gli italiani (72,0%). Al crescere dell’età la quota di chi pensa al matrimonio però si abbassa passando dal 73,7% tra i giovani di 11-13 anni e al 70,8% nella fascia 17-19 anni. Tra le ragazze marocchine si registra la quota maggiore di chi pensa al matrimonio come tappa del proprio futuro.

In Italia l’età del primo matrimonio nel 2022 si era attestata a 34,6 anni per gli uomini e 32,5 anni per le donne. La maggior parte dei giovani punta a sposarsi entro i 30 anni (76,9%) e solo il 21% prima dei 26 anni. Il 23,2% delle ragazze desidera sposarsi prima dei 26 anni.

«Se in passato il matrimonio era visto come via di fuga, oggi non è più così – commenta la psicologa e sessuologa Marianna Agostinelli – . Dal sondaggio emergono quelle che sono le aspettiative ideali di una fascia d’età ancora immatura, aspettative più legate a un sogno in una fase particolare della vita in cui si tende ad immaginare il proprio futuro».

Una sorta di sogno ad occhi aperti che però deve ancora fare i conti con il desidero di proseguire gli studi con la carriera universitaria e con il percorso professionale, spiega la sessuologa, commentando il dato relativo al desiderio di sposarsi prima dei 30 anni. Per quanto riguarda la tendenza maggiore tra le ragazze rispetto ai ragazzi ad immaginarsi single in futuro, secondo Agostinelli «è una tendenza che deriva dalla maggiore consapevolezza rispetto al passato delle proprie capacità, del desiderio di essere indipendenti da un partner, insomma di una maggior parità. Una tendenza che per una certa quota potrebbe essere influenzata dalle esperienze vissute nella famiglia di origine».

Al di là della fotografia Istat, «si osserva un cambiamento nelle relazioni dei giovani nella fascia 11-19 anni. Gli adolescenti vivono la relazione all’ennesima potenza: il primo amore, il primo bacio, la prima relazione, tutto è vissuto in una dimensione di onnipotenza, con sensazioni molto forti legate all’aspetto evolutivo ormonale».

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