ANCONA – Domanda e offerta di lavoro si incontrano all’Università Politecnica delle Marche, grazie al Job Service Day, l’importante vetrina per studenti e neolaureati dell’ateneo, occasione strategica di selezione dei migliori talenti presenti sul territorio per le imprese e gli enti che spesso faticano a reperire personale qualificato.
Cornice dell’evento la Facoltà di Ingegneria nel Polo Monte Dago di Ancona. Un appuntamento che ha riscosso un grande successo di partecipazione, sia da parte dei neodottori e delle neodottoresse, che da parte delle più importanti aziende e realtà imprenditoriali delle Marche. Per selezionare i migliori talenti dell’Univpm, sono giunte anche imprese da fuori regione richiamate dall’elevata qualità formativa erogata dall’ateneo.
«Il messaggio che a volte viene dato è che tutti vogliono andare via dalle Marche. Il problema, al contrario, è che noi abbiamo una richiesta superiore all’offerta, quindi da questo punto di vista il capitale umano che viene formato ha una grande domanda», ha spiegato il magnifico rettore dell’Univpm, Gian Luca Gregori. «Fra l’altro, i numeri, anche in termini di matricole, stanno crescendo e quest’anno faremo il nuovo record: la stima è sui 5.450- 5.500, per la prima volta nella storia dell’università. Nel tasso di employability, di occupazione, siamo tra i primi in Italia».
Secondo il 26° Rapporto di AlmaLaurea l’occupazione degli ex-studenti Univpm è dell’86,1%, superiore alla media nazionale del 75,7%. A cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione dei laureati della Politecnica è del 92,4%, anche in questo caso superiore alla media nazionale che si ferma all’88,2%.
L’attività che promuove l’occupazione delle neolaureate e dei neolaureati, come ha evidenziato il rettore, si svolge durante tutto l’arco dell’anno attraverso molteplici iniziative e progetti che spaziano dall’orientamento, ai rapporti con le imprese, dai seminari alla presenza delle organizzazioni nell’Ateneo. E proprio su questo tema Gregori ha rimarcato come l’edizione 2025 del Job Service Day abbia registrato un’eccezionale adesione da parte di organizzazioni, imprese ed enti, ben 117 quelli intervenuti, «è un nuovo record».










«Vedo dati molto positivi – ha aggiunto – rispetto a chi fa sempre un po’ di polemica o evidenzia criticità. Io sarei ottimista per il futuro: dobbiamo continuare a far capire che questo è un territorio che ha determinate caratteristiche, molto positive» che possono riportare i “cervelli” nelle Marche.
E proprio in tal senso Gregori ha spiegato: «Uno dei progetti che stiamo facendo insieme a Confindustria, Confartigianato, Cna e tutte le associazioni di categoria, è ragionare sui ritorni: oggi abbiamo tanti giovani dai 25 ai 35 anni, che vivono ad esempio nelle metropoli» dove «con uno stipendio medio si fa fatica a sopravvivere, quindi bisogna essere ancora finanziati dalle famiglie, che stanno riflettendo su come tornare».
È sul ritorno dei cervelli che bisogna che bisogna lavorare ha aggiunto e «capire come realizzare una maggiore integrazione tra questa domanda e questa offerta». Il rettore ha ricordato che l’Univpm ha rivoluzionato l’offerta formativa, passando da 50 corsi di laurea nel 2019 a 73, «quest’anno probabilmente 74, con un nuovo corso di laurea che parte, un incremento notevole, probabilmente siamo stati l’Ateneo che è stato caratterizzato dal maggior incremento di corsi di laurea» multidisciplinari o transdisciplinari. «Il corso di laurea in economia classico» ha affermato «è stato trasformato in Digital Economics and Business in inglese», dove c’è «una presenza di stranieri in fortissima crescita, anche questo corso, quest’anno segna un record».
Tra gli esempi Gregori ha citato anche il corso di Medicina in lingua inglese che si affianca a quello tradizionale e che consente di diventare anche ingegnere biomedico, con 30 crediti, una trasversalità e un connubio, quello tra lingua inglese e transdisciplinarità, che tocca tutte le facoltà dell’ateneo, incluse Ingegneria, Agraria e Scienze, per andare incontro alle esigenze del mercato del lavoro.
«Abbiamo cercato di anticipare il futuro e dare una risposta particolarmente utile per tutta la comunità, per il territorio e anche per l’estero» ha spiegato, sottolineando l’importanza di maturare esperienze anche in altri Paesi per poi riportare gli studenti nelle Marche, grazie al progetto di attrattività a cui sta lavorando l’Univpm con le associazioni di categoria.
Il direttore generale dell’Università Politecnica delle Marche, Alessandro Iacopini, ha rimarcato l’impegno dell’ateneo nel promuovere l’occupazione delle neodottoresse e dei neodottori con numerose attività: oltre al Job Servce Day, il Job Placement attraverso piattaforma informatica (Almalaurea) per la ricerca di lavoro, career coaching e seminari di orientamento al lavoro, presentazioni aziendali e consulenza sulle misure di politica attiva del lavoro. Il Job Placement dell’Univpm lavora costantemente con imprese ed enti per creare un ponte diretto tra il mondo degli studenti e quello del lavoro.
«Abbiamo un colloquio costante con tutte le imprese che aderiscono a questo servizio – ha spiegato il dg Iacopini -; offriamo la possibilità di scaricare tutti i curricula dei nostri studenti, delle nostre laureate e dei nostri laureati e le imprese hanno subito la possibilità di analizzare i profili che emergono dai nostri corsi di laurea, hanno la possibilità di presentare le proprie aziende nel corso dell’anno ai nostri studenti e alle nostre studentesse che iniziano già a conoscere le diverse realtà industriale. Un dialogo che si svolge nell’arco di tutto l’anno accademico, non è un singolo evento, ma cerchiamo di costruire questo rapporto nel corso dell’anno».