Ancona-Osimo

Superbonus, Grilli di Cna: «No a misure retroattive, perdita per imprese e banche»

Al 31 marzo del 2024 nelle Marche il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 3.253.071.333,20 euro. l costo a carico dello Stato è di 3.367.900.191,71 euro

«Il 2024 è l’anno del completamento dei cantieri del Superbonus. Speriamo ne chiudano il più possibile, per evitare il rischio di contenziosi». A parlare è Elisabetta Grilli, referente provinciale CNA Costruzioni dopo il susseguirsi di notizie circa una possibile applicazione retroattiva dell’obbligo di spalmare su dieci anni i crediti fiscali collegati al Superbonus.

Una notizia che aveva destato preoccupazione, ma che sembrerebbe «fortunatamente rientrata – spiega -, altrimenti avrebbe significato tempi più lunghi, un problema non solo per le imprese edili, ma anche per le banche» che si avrebbero «perso una parte del credito».

Ancora non si conosce nel dettaglio la misura, il decreto andrà infatti andrà in Aula mercoledì 15 maggio. «Il Superbonus come lo conoscevamo non esiste più – dice -, speriamo in una riforma dei bonus e attendiamo di capire come sarà attuata la direttiva europea ‘case green’» che prevede la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali con un primo taglio del 16% da attuare entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, mentre entro il 2050 il parco residenziale dovrà essere a zero emissioni.

Intanto al 31 marzo del 2024 nelle Marche il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 3.253.071.333,20 euro, quello per lavori conclusi ammessi a detrazione 3.076.641.016,74 euro, e la percentuale di lavori conclusi è pari al 94,6%. Sono i dati Enea relativi al Superbonus nelle Marche.

Il costo a carico dello Stato è di 3.367.900.191,71 euro. Il totale dei lavori condominiali ammessi a detrazione ammonta a 2.196.194.417,11 euro, quello degli edifici unifamiliari a 600.251.132,56 euro, e quello in unità immobiliari indipendenti a 280.195.467,07 euro. Per i condomini l’investimento medio ammonta a 481.486,19 euro, per gli edifici unifamiliari a 114.711,06 euro, per le unità immobiliari indipendenti a 93.025,57 euro.