Ancona-Osimo

Ancona, a Marina Dorica il varo del Grand Tour di Tipicità col presidente Acquaroli

«Un tour entusiasmante che sta crescendo, che ci piace accogliere ogni anno e che riesce a valorizzare le Marche superando i campanili» ha detto il governatore

Il varo del Grand Tour a Marina Dorica

ANCONA – Parte Tipicità in Blu, con il suo laboratorio dedicato al mare, ma salpa anche il Grand Tour delle Marche. Mentre, infatti, Ancona inaugura l’undicesima edizione del festival che celebra il mare e indaga i fenomeni della blue economy, da Marina Dorica, che oggi ha riunito tutti i protagonisti di Tipicità, in testa il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, diretti dal conduttore Gioacchino Bonsignore, caporedattore del Tg5, salpa il Grand Tour stagione 2024 che toccherà tante diverse località della regione attraverso una serie di iniziative ed eventi capaci di celebrare talenti, passioni, arti, cucine, tradizioni, idee e visioni.

«Le Marche salpano qui, da Marina Dorica, per questo Grand Tour che è diventato un appuntamento iconico del racconto del territorio italiano. Eccoci davanti a una manifestazione che sa raccontare una regione che ha un’identità sostanzialmente unica, che viaggia tutta insieme in una sola direzione, pur con tante sfumature molto diverse – ha detto Gioacchino Bonsignore nella sua presentazione –. Le Marche sono diversissime tra loro, offrono una declinazione di storia, ambiente, cucina, territorio, abitudini, dialetti talmente variegati che è difficile tenerli insieme. Angelo Serri e il Grand Tour delle Marche undici anni fa avevano quest’obiettivo e ci sono riusciti pienamente».

«Tipicità e il Grand Tour che dà voce a tutto il territorio sono una manifestazione che riesce a esprimere un aspetto della nostra regione: l’autenticità – ha proseguito Francesco Acquaroli –. La nostra è una regione che, pur restando aggrappata alla modernità, alla competitività e a fattori di sviluppo, ha saputo conservare un tratto di forte autenticità. Anche nelle proprie diversità, tra dialetti, ricette e tradizioni. Diversità che insieme rappresentano la nostra ricchezza, differenze che rientrano in un alveo di complessiva omogeneità. Il Grand Tour ripercorre dall’entroterra al mare e da nord a sud tutte queste autenticità, un tour entusiasmante che sta crescendo, che ci piace accogliere ogni anno e che riesce a valorizzare le Marche superando i campanili».

«Siamo qui per Tipicità in Blu, all’undicesima edizione e, nel contempo, variamo il Grand Tour delle Marche – ha spiegato Angelo Serri, direttore di Tipicità –. Ci dobbiamo aspettare tante novità, abbiamo alzato l’asticella, e Tipicità in Blu è sempre più laboratorio, in questo caso del mare, laboratorio del futuro. Ci saranno tante giornate dedicate alla blu economy ed eventi destinati al pubblico già nel weekend, in cui si parlerà di specie aliene che potremo anche assaggiare. Il Grand Tour non è ancora chiuso, al momento saranno una trentina di tappe in tutta la regione».

Tipicità ma anche il comparto vitivinicolo è stato fotografato da Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano tutela vini: «Un evento importantissimo, la presentazione del Grand Tour, cui partecipiamo con 34 prodotti certificati Dop e Igp. Le Marche unite per vincere la sfida della globalizzazione, con la cultura del cibo e del vino. Per il vino è un anno di conferma della crescita lenta e graduale. Le nostre esportazioni e i consumi a livello nazionale reggono. E il favore che raccolgono i vini top, come per esempio le riserve di Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, significa che ci stiamo avvicinando sempre di più a un consumatore esperto che capisce l’evoluzione del prodotto. Una fascia di mercato sempre più in crescita, su cui stiamo puntando molto».

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