ANCONA – Sarà un Natale all’insegna del risparmio, con budget più ridotti a causa dell’inflazione e della crisi generale. Lo confermano i commercianti di Ancona, alle prese in questi giorni con il rush finale degli acquisti natalizi, dove a farla da padrona sono articoli di abbigliamento, accessori, gioielli e articoli di profumeria.
Anche la tecnologia ha il suo spazio sotto l’albero, ma con una marcia in più. Gli smart device sostenibili, come gli smartphone ricondizionati o gli accessori realizzati con materiali riciclati, stanno conquistando il cuore degli amanti della tecnologia e dell’ambiente.
Poi ci sono i regali personalizzati, unici e su misura pensati proprio per chi li riceverà. Insomma per il Natale 2024 ad Ancona tradizione, innovazione e sostenibilità si fondono per offrire un’ampia gamma di possibilità per rendere felici i propri cari.
«Oggi gli acquirenti hanno un budget definito e non intendono sforarlo – dichiara Camilla, addetta alle vendite di Diva Store di Ancona, un negozio di abbigliamento ricercato ma a prezzi accessibili che ha aperto pochi mesi fa sotto la galleria Dorica -, si sta più attenti alla spesa ma non si rinuncia a fare un pensiero da mettere sotto l’albero. Riguardo l’abbigliamento gli articoli più venduti sono sciarpe, maglioni oppure se si intende regalare un capo più “importante” abbiamo i cappotti, caldi e perfetti per la stagione fredda».
Anche se gli acquisti online continuano a crescere, si registra un ritorno ai negozi fisici per la ricerca di regali originali e di qualità. I commercianti di corso Amendola, che hanno creato un vero e proprio centro commerciale naturale, hanno lanciato la campagna “Fai acquisti nei negozi di quartiere” perché, spiega la portavoce, «chi decide di fare un regalo a una persona cara ed entra nei negozi di quartiere, cerca la qualità, cerca qualcosa di diverso da ciò che trova nei centri commerciali oppure online su Amazon, etc. Sicuramente da qualche anno il Natale non è più quello di una volta anche a livello commerciale ma questo, oltre a un problema economico, è anche un problema legato allo stato d’animo delle persone. C’è una crisi di valori le persone sono disorientate, demotivate e questo fa sì che anche il Natale si viva in modo più distaccato».
Da Stockland, che ha due punti vendita, uno in via I maggio e uno in via Leopardi, la titolare sottolinea che «le vendite natalizie sono iniziate con anticipo, già a fine novembre ma senza frenesia. Le persone hanno iniziato con dei pensierini meno dispendiosi come cappelli, calze e simili. Poi nell’ultima settimana le vendite sono aumentate sia in quantità che nella cifra spesa, si sono iniziati a fare regali anche più costosi come i capispalla».
Intanto in vista delle festività Confartigianato promuove la campagna “Acquistiamo locale”, un invito a scegliere prodotti a valore artigiano made in Italy. «Sostenere l’artigianato – afferma Moira Amaranti, presidente di Confartigianato Marche – significa rafforzare l’intera comunità e contribuire a quel Made in Italy di qualità che rende le nostre imprese uniche al mondo».
Nelle Marche il giro d’affari dello shopping natalizio toccherà quota 657 milioni di euro e una fetta significativa di questa cifra, pari a 434 milioni di euro, sarà destinata a prodotti alimentari e bevande.