Ancona-Osimo

Mense scolastiche marchigiane, 19 controlli dei Nas: rilevate alcune inadeguatezze igienico sanitarie

Accertate violazioni amministrative e inconvenienti igienico-sanitari. In alcuni casi non è stata garantita la salvaguardia della sicurezza e dell’igiene alimentare

Ieri Fano, Ancona e Jesi hanno esultato per essere nella top ten delle migliori mense scolastiche italiane, oggi invece si accendono i riflettori sulle violazioni constatate dai carabinieri del Nas proprio nelle mense marchigiane.

Il quadro complessivo in Italia

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha avviato una campagna di controlli a livello nazionale volta alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici.

Le attività ispettive sinora condotte ‒ e che continueranno nel corso di tutto l’anno scolastico ‒ hanno interessato oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori e universitari.

In quasi 1 mensa su 4 (circa 170) sono state riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili.

Nel complesso, sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro. Nei casi più gravi, 5 gestori sono stati deferiti all’A.G. ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 kg di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare).

Lo stato delle mense scolastiche marchigiane

Nello specifico, nelle Marchesono stati effettuati 19 controlli presso altrettante mense scolastiche.

Ecco i dettagli:

  • 2 mense scolastiche controllate in provincia di Ascoli Piceno: sono risultate in regola.
  • Controllate 7 mense scolastiche in provincia di Ancona: state accertate 2 violazioni amministrative per un totale di 4.000 euro per mancata applicazione delle procedure previste nel manuale di autocontrollo HACCP. Contestualmente 4 gestori sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria poiché presso i locali sono state accertate inadeguatezze igienico sanitarie.
  • 6 in provincia di Macerata, da cui è scaturita una sola segnalazione all’Azienda Sanitaria Territoriale per inadeguatezze igienico sanitarie.
  • 1 in provincia di Fermo, risultata non in regola per la sussistenza di inadeguatezze igienico sanitarie.
  • 3 in provincia di Pesaro Urbino dove, a carico di due gestori, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, stante la presenza di non conformità igieniche e la mancata applicazione delle procedure previste nel manuale di autocontrollo HACCP. Le due mense sono state altresì segnalate alla Autorità Sanitaria per le inadeguatezze igienico sanitarie riscontrate.

Relativamente alle inadeguatezze si tratta di piccoli inconvenienti igienico-sanitari (danneggiamento delle guarnizioni dei frigoriferi, rottura delle zanzariere, mancanza delle soluzioni di continuità dei pavimenti, presenza di muffa o umidità ed altre) che vengono riscontrati a seguito dei controlli sia nei locali sia sulle attrezzature. Si tratta di violazioni facilmente sanabili.

Le non conformità si riferiscono a più gravi carenze igienico sanitarie e punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro. Nei casi più gravi l’Autorità Sanitaria competente può disporre la sospensione dell’attività.

Le violazioni al manuale HACCP riguardano la mancata applicazione delle procedure per la salvaguardia della sicurezza e dell’igiene alimentare che ciascun gestore si determina in autocontrollo. La sanzione prevista per tale infrazione va da un minimo di 1.000 a un massimo di 6.000 euro.