Sarà un Natale freddo e, secondo i modelli previsionali, anche con la neve. A dirlo è il professor Giorgio Passerini dell’Università Politecnica delle Marche. L’irruzione di aria polare in arrivo dal mare «provocherà nevicate anche a quote basse fino a 400-500 metri di altezza, specie nelle aree dell’entroterra» spiega il docente di Fisica tecnica ambientale e meteorologo.
Il peggioramento arriverà con tutta probabilità nella seconda parte della giornata delle Vigilia di Natale quando sulla costa prenderanno avvio le prime piogge, che a partire dal pomeriggio si trasformeranno in fiocchi di neve. Sulle montagne delle Marche le nevicate potranno essere particolarmente copiose fino a superare il mezzo metro di neve, spiega Passerini.
Ma il candido manto ricoprirà anche le zone collinari regalando quell’atmosfera suggestiva tipica del Natale con la neve. La massa di aria gelida farà scendere le temperature che si attesteranno «su valori leggermente sotto le medie climatiche del periodo». Insomma, meteorologicamente parlando, il Natale sarà ben diverso da quello dell’anno scorso, contrassegnato da siccità e temperature sopra le medie.
Dopo l’allerta meteo attiva nella giornata di ieri (20 dicembre) sulla regione, per piene dei fiumi, frane, mareggiate, vento e neve, rinnovata anche per oggi, ma solo per frane e piene dei corsi d’acqua minori nell’area dell’entroterra centro meridionale, ci saranno due giornate di tregua, prima del nuovo peggioramento atteso per la Vigilia di Natale.
Oltre alla neve, la giornata di Natale si caratterizzerà anche per il vento. Per fine anno invece la configurazione potrebbe essere molto diversa con il «ritorno dell’alta pressione e un Capodanno più caldo, anche se non come quello del 2023» conclude Passerini.