La mucillagine non frena il turismo e sia nelle strutture alberghiere che sulle spiagge al momento non si registrano disdette. «Non abbiamo nessuna disdetta, né al nord né al sud delle Marche» dice Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi «nessun ospite sta chiedendo notizie sulle mucillagini». A confermare la stessa tendenza è anche Anna Maria Ciccarelli dell’associazione Albergatori del Conero.
«Nessuna disdetta da parte dei turisti – dice Ciccarelli -, siamo fiduciosi che la situazione si possa risolvere a breve, ma intanto sarebbe il caso di prendere dei provvedimenti per salvare l’economia turistica e quella della pesca». L’albergatrice spiega di non aver ricevuto neanche richieste di informazioni «le persone si documentano sui social e sui giornali, inoltre chi ha prenotato sa benissimo che si tratta di un fenomeno naturale e che ormai difficilmente può riescire a trovare un’altra collocazione».
In linea generale le strutture dotate di piscina offrono già una soluzione, ma le persone sono informate e sanno che la mucillagine non è dannosa per la salute. Piccoli fiochi che non danno sempre origine a formazioni grandi, permettendo tranquillamente di farsi il bagno in mare. «Un fenomeno conosciuto già da tempo e che al Nord è molto frequente – ricorda Ciccarelli -, nelle nostre zone l’ultimo episodio risale a una ventina di anni fa. Penso che la pioggia e l’abbassarsi delle temperature possa aiutarci».
Romano Montagnoli, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari, riferisce che «al momento non ci sono disdette, se poi qualche mareggiata ci aiutasse tutto tornerebbe a posto. Abbiamo avuto qualche disdetta nel mese di giugno ma per le bizze del tempo». Secondo l’operatore balneare «una mareggiata aggiusterebbe le cose dopo un inverno dal clima mite che ha accentuato un fenomeno naturale e assolutamente innocuo».
Lungo la costa marchigiana le mucillagini hanno fatto la loro comparsa vicino alla riva solo un paio di volte per la verità, per questo la difficoltà maggiore la registra il mondo della pesca che deve fare i conti con le reti appesantite dalla sostanza vischiosa e con i motori dei pescherecci che si surriscaldano.
«Stiamo andando avanti con l’attività di pesca – dice Apollinare Lazzari, presidente dell’Associazione Produttori Pesca di Ancona -; lunedì la situazione non era buona, la mucillagine ci ha un po’ surriscaldato i motori, obbligandoci a pulire i filtri dell’acqua più volte al giorno. Però siamo riusciti lo stesso a pescare». Nei giorni scorsi la Marineria di Ancona ha scritto una lettera alla Regione per sensibilizzare sul fenomeno e in settimana è previsto un incontro tra i rappresentanti della categoria e i vertici dell’ente.
Ieri la piccola mareggiata e il temporale hanno attenuato il fenomeno, grazie anche alle temperature che si sono abbassate. «Speriamo di arrivare alla fine di luglio senza aiuti e senza danni» conclude: a fine mese, infatti, scatterà il fermo pesca. Se la pesca a strascico è operativa, invece la piccola pesca è ferma ormai da due settimane.