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Natale, impennata nei consumi. Polacco di Confcommercio: «8 marchigiani su 10 hanno acquistato regali. Ristorazione +3%»

Regali, abbigliamento, viaggi, pranzi e cenoni sono tra le principali spese che hanno alleggerito il portafoglio dei marchigiani a Natale. Ecco le prospettive su Capodanno e saldi

Natale, regalo (Foto di Bob Dmyt da Pixabay)

Anche quest’anno il Natale si è confermato una delle festività che maggiormente accelerano i consumi. Regali, abbigliamento, look, viaggi, pranzi e cenoni sono tra le principali spese che hanno alleggerito il portafoglio dei marchigiani, disposti quasi a fare follie nella frenesia della festa più attesa dell’anno. E il bilancio dei consumi non poteva che essere positivo per il commercio. «8 marchigiani su 10 hanno acquistato i regali di Natale – spiega Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche -; gli acquisti sono andati bene, siamo soddisfatti».

Il cibo è il protagonista indiscusso delle festività natalizie e assorbe più di un terzo della spesa complessiva, tra pranzi, cenoni e regali enogastronomici, in testa tra i doni più gettonati.
«I ristoranti sono andati molto bene tra Natale e Santo Stefano – prosegue Polacco – e registrano un +3% rispetto all’anno scorso. Molto bene anche le vendite di prodotti enogastronomici». Tra i regali più acquistati, panettoni e torroni artigianali, vini e spumanti, salumi, formaggi, olio, marmellate, sottoli, miele.

Tra i prodotti più acquistati per Natale, ci sono anche giocattoli, tecnologia, libri e abbigliamento. L’arrivo del freddo pungente ha rimesso in moto le vendite nella moda, specie per quanto riguarda gli accessori come cappelli, sciarpe e guanti.

Ma per i capispalla, spiega Polacco, molti attendono i saldi che quest’anno prenderanno avvio il 5 gennaio. «Le prospettive per i saldi sono buone – conclude Polacco -; il freddo aiuterà gli acquisti, ci aspettiamo una buona risposta».

Soddisfazione anche da parte delle strutture ricettive. Nonostante il Natale sia una festa che tradizionalmente si preferisce trascorrere in famiglia, «gli alberghi della nostra regione hanno lavorato bene – spiega Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale Federalberghi Confcommercio -; l’occupazione si è aggirata intorno al 50%, ma nelle località di montagna è andata anche meglio perché le strutture aperte erano piene», complice le abbondanti nevicate scese sull’Appennino.

Per Capodanno le prospettive sono anche migliori e le prenotazioni nelle strutture ricettive delle Marche vanno a gonfie vele. «Quest’anno abbiamo molte richieste da parte di gruppi che arriveranno un po’ da tutta Italia e con budget di spesa discreti. Stiamo notando come tendenza una maggiore ricerca del divertimento per l’ultimo dell’anno, forse spinta in parte anche dalle misure del nuovo codice della strada che ha portato a un inasprimento delle sanzioni, per cui molti per non rischiare preferiscono trascorrere la serata del San Silvestro in hotel, dove pernottare per non avere problemi», conclude Pigliapoco.