ANCONA – L’amministrazione comunale dorica prepara il nuovo piano regolatore urbanistico per Ancona. Stamattina ha presentato quello che sarà il lavoro riguardante il nuovo Pug, il Piano urbanistico generale che è l’erede del Prg, Piano regolatore generale.
Tra i principali obiettivi del nuovo piano ci sono il contenimento del consumo di suolo, promuovendo il riuso degli spazi già urbanizzati, la rigenerazione urbana e territoriale con particolare attenzione alle zone degradate e alla riqualificazione delle periferie, ma anche la sostenibilità ambientale attraverso strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e di tutela del paesaggio.
«Il nuovo Piano regolatore è una grande sfida che riguarda i prossimi anni della città di Ancona e il benessere dei cittadini – ha spiegato stamattina l’assessore Angelo Eliantonio –. Rivedere il piano regolatore è un obiettivo di mandato, ma è anche l’atto più importante per l’amministrazione e nel contempo per la città, perché con il nuovo Pug si va a ridisegnare una città, un capoluogo di regione, che ha una spiccata interazione porto-città, una sfida avvincente se consideriamo gli obiettivi di mandato sul Parco del Cardeto e sul Parco del Conero.
Tra l’altro siamo in una fase in cui la stessa autorità portuale sta rivedendo la sua pianificazione. Questo è lo scenario di complessità che ci prepariamo ad affrontare. La scorsa settimana in giunta abbiamo approvato un atto che dà l’avvio alle procedure per la redazione del nuovo piano. Centrale sarà il ruolo della condivisione con i professionisti e i tecnici, ma anche con gli attori economici e, soprattutto, coi cittadini».
Sarà una pianificazione partecipata, con il coinvolgimento di cittadini, enti, professionisti e portatori d’interesse. Per la realizzazione del nuovo piano il Comune di Ancona potrà contare su un finanziamento di oltre 700mila euro, provenienti da fondi nazionali ed europei. Il controllo del processo di pianificazione sarà affidato a una cabina di regia che comprenderà sindaco, assessore all’urbanistica e altri assessori competenti, e un ufficio di Piano che avrà il compito di coordinare i contributi alla redazione del Pug e di selezionare e coordinare le professionalità esterne. Il documento programmatico sarà approvato entro la fine dell’anno, entro il 2026 l’elaborazione del progetto preliminare, mentre l’iter di redazione e approvazione del Pug sarà completato entro la fine del 2027, come prevede la legge regionale.
«Il nuovo Pug risponderà a una visione di Ancona città aperta ai nuovi flussi che possono arrivare dal turismo– ha detto il sindaco Daniele Silvetti –. Una città che vuole diventare sempre più universitaria, sempre più aperta verso l’esterno, con zero consumo di suolo, improntata sulla rigenerazione autentica. Questo la dice lunga su quello che è il nostro piano, che abbiamo dovuto concordare con altri enti con il Piano città, con il demanio, con l’autorità portuale di sistema, con l’università e con la Regione Marche. Questa è la visione di una città che ha bisogno di riappropriarsi dei propri volumi e, soprattutto, di poterli condividere con quelle attività che possono e devono essere caratterizzanti: turismo, attività universitaria, ricettività, attirando capitali privati ma anche grandi eventi. In quest’ottica vogliamo ridisegnare questa città nei prossimi anni».
Il nuovo piano riguarderà anche iniziative di razionalizzazione, valorizzazione, riqualificazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico nel comune di Ancona che prevede la valorizzazione di undici immobili pubblici, di cui otto di proprietà dello Stato e tre comunali.
Tra i contenitori in questione la polveriera, la caserma Stamira e il vecchio faro, nel parco del Cardeto, poi la ex Centrale del Latte, l’ex Inps che diventerà la nuova cittadella giudiziaria: «Un domino di immobili che s’è innescato e che ci consentirà di riappropriarci di porzioni importanti della città» ha concluso Silvetti.