ANCONA – È partito intorno alle 9,45 di questa mattina l’ultimo pullman che ha trasferito in Lazio, Puglia e Toscana i migranti sbarcati ieri al porto di Ancona dalla Ocean Viking. Rispetto a quanto inizialmente previsto, il numero dei minori stranieri non accompagnati che erano a bordo della nave umanitaria dell’ong Sos Mediterranee è risultato essere maggiore, ovvero di 42 tra bambini e ragazzi, anziché 36. All’atto delle procedure di identificazione, che si sono svolte al Palaindoor di Ancona, alcuni tra i naufraghi si sono dichiarati minorenni.
Come previsto i minori non accompagnati sono stati accolti nelle strutture marchigiane, ad eccezione di tre di loro, due ragazzini sotto i 16 anni e una ragazzina, i quali sono stati trasferiti in provincia di Matera. Quindi sono 39 i minori stranieri non accompagnati che sono rimasti nelle strutture di accoglienza della regione. Con loro anche un adulto che era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette per accertamenti e che è stato dimesso quando l’ultimo pullman era già partito. Con questa persona, accolta in una struttura della provincia di Ancona, salgono a 40 i migranti rimasti nelle strutture di accoglienza delle Marche. Anche altri due naufraghi, una donna incinta e un uomo con febbre, sono stati portati in ospedale per accertamenti ma dopo essere stati dimessi sono partiti a bordo dei pullman alla volta delle regioni di destinazione.
A coordinare la macchina dell’accoglienza è stata la Prefettura di Ancona. Nonostante quello di ieri – 18 marzo – sia stato lo sbarco di migranti in assoluto più numeroso mai avvenuto nelle Marche (336 persone), il sistema messo in piedi dalla Prefettura dorica, che annovera Comune di Ancona, Croce Rossa, Protezione civile, volontari e associazioni, e altre pubbliche assistenze, ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di funzionare in maniera efficiente. Le operazioni sono andate avanti per molte ore.