OSIMO – È tornato a riunirsi ieri pomeriggio (6 agosto) il Consiglio comunale di Osimo per definire criteri e indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune in enti, aziende, istituzioni dipendenti e società a partecipazione comunale. Il braccio di ferro è ancora in atto tra le varie forze politiche dell’ampia coalizione di maggioranza.
Non sono stati assegnati posti ma, come detto, sono stati solo approvati i criteri: nel documento al voto non viene fatto cenno alla presa in considerazione di curricula o all’affissione di avvisi-selezioni pubbliche ma al rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, a garanzia di una presenza equilibrata di entrambi i sessi nei rispettivi organi di governo, e poi viene menzionato il fatto che le nomine devono essere effettuate tenendo conto delle competenze e delle professionalità dei soggetti interessati. Per quanto riguarda le partecipate, la nomina è di competenza del sindaco che può revocare con provvedimento motivato, stessa cosa per gli enti di competenza del Consiglio comunale.
Il voto
Il punto è passato con 14 voti della maggioranza dopo che i consiglieri assenti sono stati richiamati in aula “sforando” i termini della sospensione richiesta dalla minoranza per verificare il numero legale (dai 10 minuti massimo ai 18 dell’altra sera). Motivo che ha fatto infuriare l’opposizione che stamattina (7 agosto) in conferenza stampa, ha annunciato l’esposto al Prefetto ritenendo la seduta illegittima.
Bocciato poi l’emendamento del centrosinistra che chiedeva di inserire nell’atto la procedura dell’avviso pubblico di selezione per le candidature nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità e di impegnare l’amministrazione comunale a garantire una rappresentanza dell’opposizione in quegli enti. La seduta si era aperta con un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa dell’ex politica Maria Antonietta Canapa nella Sala gialla riorganizzata, con la maggioranza a destra della presidenza e la Sinistra nella parte opposta.