Ancona-Osimo

Osimo, caso antenne: il Comune convoca una conferenza

L’aggiornamento del regolamento vigente è iniziato nel 2020 con l’elaborazione di un catasto degli impianti esistenti che ha individuato la presenza di 20 siti attivi

I lavori per l'antenna in via Molino a Osimo
I lavori per l'antenna in via Molino a Osimo

OSIMO – Il Comune di Osimo oggi (28 maggio) ha organizzato una conferenza per parlare del caso 5g e antenne che infiamma Osimo.

«Nel rispetto della par condicio e della campagna elettorale in corso hanno esposto i fatti l’architetto Manuela Vecchietti, dirigente Dipartimento del Territorio (estensore del Regolamento Antenne Comune di Osimo), e l’ingegner Luca Fenucci, consulente tecnico per la redazione del Regolamento Antenne – hanno detto dal Comune -. La questione è molto importante e deve essere chiarita in maniera oggettiva da chi in questi anni ha gestito la questione affinché non venga strumentalizzata nei giorni che ci dividono dalle elezioni amministrative 2024».

La relazione

È emerso che dal 2021 cinque sono state le pratiche di autorizzazione per nuovi siti ma è stato realizzato solo un nuovo impianto, quello di Casenuove (Iliad). L’antenna di via Tonnini ha appena conosciuto uno stop all’iter autorizzativo e quella in via Molino Mensa è ancora in corso di definizione. Si parla invece di “trasloco” di sito di un’antenna già esistente (Tim) per le altre di San Biagio e dell’autostrada. L’aggiornamento del regolamento vigente è iniziato nel 2020 con l’elaborazione di un catasto degli impianti esistenti che ha individuato la presenza di 20 siti attivi.

È stato ribadito che i Comuni non possono impedire alla compagnia telefonica di accordarsi con un privato, se ha ottenuto le autorizzazioni necessarie dagli organi preposti, come ad esempio l’Arpam. Unico strumento da usare è il Piano antenne di cui Osimo si è dotata, ha individuato i luoghi pubblici come via principale dove ubicare le nuove antenne ma comunque non può obbligare, ma suggerire e caldeggiare questa scelta per un eventuale collocamento degli impianti e prediligere gli stessi siti (co-siting), mai nelle pertinenze di ospedali, scuole e parchi giochi. Il vantaggio di trovare una soluzione in luogo pubblico determina una certezza per i cittadini, quella di avere poi a disposizione un canone annuo dal privato destinato ad un capitolo di spesa dedicato per il monitoraggio costante dei campi elettromagnetici, anche a richiesta dei cittadini residenti.

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