Ancona-Osimo

Osimo, 107 donatori si mobilitano per l’acquisto di un pulmino per disabili

Il grazie del presidente va, tra tutti, ai 107 donatori privati, per la realizzazione di quel sogno iniziale che, grazie alle loro benevole donazioni, è diventato finalmente realtà

La presentazione di Avass
La presentazione di Avass


OSIMO – Solo qualche mese fa, quando è stata creata l’associazione Avass odv Osimo, pensare di avere un mezzo per il trasporto dei disabili era un sogno o per meglio dire un’utopia. Nei giorni successivi, sostenendo tanti servizi sempre totalmente gratuiti ed avendo diverse richieste di accompagnamento da persone con disabilità, la necessità di avere un automezzo attrezzato ad hoc è diventata impellente.

«Così, durante una riunione del Consiglio direttivo, ho proposto la mia idea e la ferma convinzione per l’acquisto del mezzo. Purtroppo non avevamo le risorse economiche e quindi ci siamo riproposti di chiedere aiuti economici (donazioni) al Comune di Osimo, aziende, privati, ad amici e parenti, i quali hanno risposto positivamente alla nostra richiesta – dice il presidente Avass Giuseppe Argentino –. Circa un mese e mezzo fa, per completare la somma mancante ma necessaria all’acquisto, grazie all’idea del generale Roberto Coppola, si è dato corso ad una campagna di raccolta fondi (crowdfunding) sulla piattaforma digitale “Idea Ginger”».

Il progetto

«Il progetto è stato anche ulteriormente pubblicizzato tramite locandine, sul settimanale La Meridiana, sui siti social ed Internet al fine di dare la massima divulgabilità. Oggi, dopo circa 45 giorni, si è riusciti nell’intento prefissato dal progetto e, soprattutto, centrare l’obiettivo iniziale che era quello di riuscire ad acquisire un automezzo per il trasporto dei disabili e che sarà acquistato a breve. Tale obiettivo è stato raggiunto, oltre al mio grande impegno, al certosino lavoro e profonda collaborazione del Consiglio direttivo, in particolare del vicepresidente Mario Russo, il segretario Antonino Caruso, il consigliere Valerio Ilari, di alcuni soci e volontari come Sirena Rosciani e Gianni Chieti».

Il grazie del presidente va, tra tutti, ai 107 donatori privati, per la realizzazione di quel sogno iniziale che, grazie alle loro benevole donazioni, è diventato finalmente realtà.

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