OSIMO – È stato sbloccato il procedimento per i lavori di ampliamento del pronto soccorso di Osimo. «Dopo anni di attesa dallo stanziamento dei fondi nel 2020 con l’ordinanza del commissario per la gestione dell’emergenza pandemica scattata per il Covid-19, Inrca nei mesi scorsi ha finalmente manifestato al Comune l’intenzione di partire con i lavori», annuncia il sindaco Simone Pugnaloni.
E ancora: «I tecnici delle due parti coinvolte hanno valutato come procedere, se fosse più opportuno un permesso a costruire in deroga rilasciato dal Comune dopo una approvazione da parte del consiglio comunale, o se fosse più opportuna una procedura semplificata. Dopo valutazioni approfondite, si è ritenuto che fosse sufficiente la presentazione da parte di Inrca di una Segnalazione certificata di inizio attività, accettata e concordata in questi giorni dal Comune. A questo punto Inrca potrà iniziare in qualsiasi momento i lavori per migliorare gli spazi dedicati al nostro pronto soccorso. Una necessità per la quale negli ultimi quattro anni, da quanto furono stanziati i fondi, avevo come sindaco sollecitato a più riprese, chiedendo alla direzione dell’Istituto aggiornamenti su progetto e cronoprogramma. Dopo tanti rinvii dovuti anche all’appalto gestito direttamente da Roma ad una ditta impegnata in diversi altri lavori dello stesso lotto, Inrca finalmente è pronta. Il Comune ha fatto la sua parte per garantire un avvio celere del cantiere. Un investimento pubblico che spinge ancor di più a valorizzare e non abbandonare il nostro ospedale quando i reparti saranno spostati al nuovo Inrca all’Aspio».
Il progetto
Il progetto, rispetto a quello iniziale che prevedeva lo scambio dei locali tra pronto soccorso e laboratorio analisi, per realizzare accessi diversificati per pazienti sospetti Covid e maggiori servizi igienici, studi e sale d’attesa, è stato modificato e semplificato da Inrca.
L’intervento prevede ora un miglioramento dell’accesso al pronto soccorso e una riorganizzazione degli spazi interni, spostando guardiola e studio dei medici in un container esterno all’attuale struttura, nello stesso piazzale dove l’anno scorso venne posizionata in via temporanea la Tac.