Ancona-Osimo

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, Marche in zona gialla per morti

Al 29 febbraio 2024 nella regione si sono verificate due morti sul lavoro: nelle Marche l'indice di incidenza di infortuni mortali si attesta a 3,1 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori

ANCONA – Le Marche sono in sedicesima posizione nella classifica nazionale dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, relativa agli infortuni mortali sul lavoro con l’esclusione di quelli in itinere. Al 29 febbraio 2024 nella regione si sono verificate due morti sul lavoro: nelle Marche l’indice di incidenza di infortuni mortali si attesta a 3,1 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori, e la regione è dietro a Umbria, Veneto, Basilicata e Molise che hanno un dato inferiore, ma sono comunque nella parte finale della classifica, quella con i dati più bassi.

Per quanto riguarda gli infortuni mortali i dati sono in lievissimo calo nelle Marche tanto che rispetto al 2023 l’indice di incidenza è sceso da 1,25 a tra 0,75 e 1. Per rischio di morte la regione si colloca in ‘zona gialla’ con Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana, Sardegna, Emilia-Romagna, Lazio e Liguria. In ‘zona rossa’, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale ci sono Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Calabria. In zona arancione: Puglia, Sicilia, Campania, Abruzzo e Piemonte. In zona bianca Umbria, Veneto, Basilicata e Molise.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nel mese di febbraio sono 21 su un totale di 91. Con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere più che doppio rispetto agli italiani. E infatti gli stranieri registrano 8,8 morti ogni milione di occupati, contro i 3,3 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro.

Gli stranieri morti sul lavoro nel mese di febbraio sono 21 su un totale di 91 morti registrati nel Paese,. 9 quelli deceduti in itinere. Gli stranieri hanno un rischio di morte sul lavoro più che doppio rispetto agli italiani. Complessivamente sono 119 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 91 in occasione di lavoro (18 in più rispetto a febbraio 2023: +24,7%) e 28 in itinere (1 in più rispetto a febbraio 2023).

Alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (17), seguono Lazio con 8 vittime, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania con 7 vittime, Sicilia, Puglia e Toscana con 6 vittime, Veneto e Calabria con 4 vittime, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Liguria e Sardegna con 2 morti sul lavoro, e infine, Valle d’Aosta e Umbria con 1 vittima.

Guardando ai settori, le Costruzioni continuano a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro (16), seguito da Trasporti e Magazzinaggio (9), da Commercio e Attività Manifatturiere (7). La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (33 su un totale di 91). Quattro le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro a febbraio 2024, mentre 5 hanno perso la vita in itinere (nel percorso casa-lavoro). Il lunedì è il giorno più nero della settimana, quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel primo bimestre dell’anno (22%).