ANCONA – Stamattina in consiglio comunale s’è tornato a parlare di piscine, quelle al momento chiuse ad Ancona, e cioè quella del Passetto e quella di Ponterosso, una situazione che pesa sui tanti utenti quotidiani degli impianti natatori anconetani, quanto sulle squadre agonistiche non solo della città, come quelle di pallanuoto, costrette a emigrare fino a Roma e Firenze per disputare le partite di campionato. Una situazione pesante per tante società sportive coinvolte nel disagio comune, ma che presto dovrebbe trovare una soluzione. Il tema è stato portato all’attenzione del consiglio dal vicepresidente Francesco Rubini: «Mi sono giunte notizie rispetto alla chiusura temporanea del Passetto e Ponterosso – ha detto Rubini –. Chiedo motivazioni, tempi e rassicurazioni, anche rispetto a tutti i trasferimenti che coinvolgono importanti attività agonistiche».
Sull’argomento ha fornito chiarimenti l’assessore agli impianti sportivi Daniele Berardinelli, cominciando con la piscina del Passetto: «L’impianto è assegnato in gestione a Cogepi. Nel corso di una verifica ispettiva della questura, perché lo scorso anno c’era stato uno scontro tra tifoserie (l’assessore si riferisce alla partita tra Osimo e Rapallo dello scorso aprile, ndr), dai controlli è emerso difformità relativamente alle norme di pubblico spettacolo. La vasca da 33 metri coperta da un pallone pressostatico non può contenere più di 50 persone complessivamente, quanto fatto negli anni scorsi è sempre stato fatto senza il rispetto delle regole. Quando siamo venuti a sapere questo, ci siamo impegnati per ripristinare la legalità. Quanto all’attività agonistica devo dire che la piscina di Ancona riceveva squadre anche dalle Marche e da fuori regione, visto che di piscine così non ce ne sono tante in giro, e venendo a mancare questa piscina, sono costretti ad andare a giocare fuori. Un’altra problematica riguarda la normativa di prevenzione incendi: è stato rilevato il mancato perfezionamento di alcuni documenti, la società di gestione per sanare le difformità ha presentato un nuovo progetto, i lavori saranno completati entro la prossima settimana, ma poi i vigili del fuoco dovranno verificare che tutto sia a norma. Siamo in dirittura di arrivo».
Se da una parte per il Passetto la riapertura potrebbe essere questione di una o due settimane, dall’altra c’è la vasca di Ponterosso, chiusa da tempo per un restyling che s’è allargato dalla copertura a tanto altro. Anche qui le spiegazioni dell’assessore Berardinelli: «Ponterosso era stata chiusa perché l’impianto necessitava di lavori di ristrutturazione. I lavori inizialmente previsti erano parziali, si occupavano solo di una piccola parte. Li abbiamo dovuti integrare con ulteriori impegni di spesa, trattamento dell’aria, centrale termica, innalzamento della vasca piccola, adeguamento degli impianti di filtrazione, efficientamento energetico, e poi 150mila euro previsti per una tribuna interna da 100 posti e la sistemazione di tutta l’area esterna. Alla fine sarà un bellissimo impianto ma deve essere presentabile anche all’esterno. I lavori sono in dirittura di arrivo, il collaudo presumibilmente entro il mese di aprile».
A maggio, dunque, Ancona potrebbe tornare in piscina anche nella rinnovata vasca di Ponterosso. Prima per attività varie e allenamenti, e poi in seguito per ospitare manifestazioni, perché anche qui, come sottolineato dall’assessore, servirà che tutto sia a norma per ospitare pubblico spettacolo. «Consapevoli tutti delle necessità che riguardano il settore nuoto e pallanuoto e dell’urgenza che questa città storicamente ha di impianti natatori – ha concluso Francesco Rubini –, spero che da questa vicenda tra Passetto e Ponterosso possano arrivare progressi positivi per la città, in attesa che le vicende sul futuro impianto olimpionico ci possano portare tutti a fare un ulteriore passo in avanti».