Ancona-Osimo

Ancona, dall’opposizione tutti i «fallimenti» della giunta Silvetti

Dal decoro ai lavori pubblici, dalle manutenzioni alle frazioni, fino al sociale e alle considerazioni sulla giunta: ecco la visione della sinistra

Comune di Ancona

ANCONA – Una conferenza stampa delle forze di opposizione per fare il quadro dei cosiddetti «fallimenti» del governo Silvetti e della sua giunta a nove mesi dalle elezioni. L’hanno organizzata stamattina 29 febbraio i gruppi consiliari di Partito Democratico, Ancona Futura, Azione, Ancona Diamoci del Noi e Altra Idea di Città, che hanno espresso la loro visione dell’attuale politica di governo cittadino. «La luna di miele con la città della giunta Silvetti, se mai cominciata, è già finita. Nove mesi di governo sono un tempo sufficiente per capire l’aria che tira. Ed è una brutta aria» dicono da sinistra. Passando in rassegna quelli che secondo loro sono i fallimenti su diversi temi. A cominciare da quello del decoro: «La città è più sporca e imbrattata che mai. Consulenti al decoro, nuovo costoso personale di staff del Sindaco, soldi spesi per incarichi di bottega, ma nessun risultato, anzi un evidente peggioramento».

Lavori pubblici: «Non passa giorno che l’assessore ai lavori pubblici Tombolini non si scusi con i cittadini o dimostri pubblicamente l’incapacità della giunta di portare avanti le opere previste. Cantieri fermi e in ritardo. Grazie alla filiera rischiamo anche di perdere i progetti più iconici del Pnrr, dal Mercato delle Erbe al PalaVeneto. Qui il rischio è che salti la scommessa di futuro della città». Ce n’è anche per la cultura e i giovani, con attacchi diretti agli assessori Bertini e Battino, così come per la mobilità sostenibile e per l’ambiente: «Demolizione delle ciclabili, re-inaugurazione di quella fatta, cioè la ciclabile del Conero, Pums in ritardo e da rivedere, nessun progetto concreto sulla stazione marittima, nessuna strategia alternativa, il Pia 2 scomparso dai radar, il bluff delle centraline di controllo». E poi «spiccioli» sulle manutenzioni, «nessun intervento» per le frazioni, ad altri quartieri, «la situazione del Piano San Lazzaro è delicatissima, con cittadini ed operatori del commercio sul piede di guerra per il degrado e per la situazione di totale abbandono», «dai quartieri nuovi sempre più quartieri dormitorio, al degrado crescente più volte denunciato dai cittadini di Grazie, Tavernelle e Torrette, dove la situazione è in continuo peggioramento. Della sfavillante bufala degli eventi e delle feste, manco una se ne è tenuta nei quartieri. Tutto racchiuso tra Passetto e Porta Pia».

Per concludere sul sociale: «Eliminati gli sgravi Tari per le famiglie in difficoltà, drasticamente ridotto il contributo agli affitti per le famiglie disagiate senza che l’assessore di riferimento battesse ciglio, le politiche sanitarie della filiera tanto evocata sono sotto gli occhi di tutti e stanno conducendo verso un progressivo smantellamento della sanità pubblica». Con un affondo sulla squadra di governo: «Il fallimento più grave. Non c’è una squadra al governo. Ci sono interessi contrapposti e c’è un sindaco isolato, in minoranza politica, che soffre delle divisioni al suo interno e che fa fatica ad imporsi». Un disastro, insomma, secondo il punto di vista dell’opposizione che ha perso le ultime elezioni amministrative del capoluogo.

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