ANCONA – La vicenda di lunedì notte che ha coinvolto diversi giovani nella zona di Brecce Bianche di Ancona e da cui sono già scaturite alcune decisioni del questore Capocasa, come riportato già da CentroPagina, finisce per interessare anche la politica anconetana, visto che il diciannovenne fermato dai carabinieri dopo l’aggressione a due infermieri in pronto soccorso è il figlio dell’assessore del Comune di Ancona, Orlanda Latini.
Il primo a esprimere il proprio pensiero a riguardo è stato il centrosinistra con un comunicato diffuso ieri che ha scatenato le reazioni odierne da parte della maggioranza: «Esprimendo una valutazione prettamente politica su quanto accaduto, con i gravissimi episodi di violenza che hanno visto protagonista il figlio dell’assessora Latini, riteniamo che sia d’obbligo riflettere su alcune questioni», riporta la nota a firma di Susanna Dini, Francesco Rubini, Diego Urbisaglia e Carlo Pesaresi.
Che poi prosegue: «In un paese dove questa destra, rappresentata anche dal governo cittadino, soffia costantemente sul fuoco delle intolleranze e del razzismo, alimentando una guerra tra poveri, emerge in tutta la sua gravità il tema della sicurezza, attorno a un episodio di violenza che vede come protagonisti anche giovani italiani, che minano l’autorevolezza delle istituzioni di pubblica sicurezza e che mettono a ferro e fuoco un luogo dedito all’assistenza e alla cura universale.
Nell’esprimere piena solidarietà al personale medico aggredito e alle forze dell’ordine, chiediamo alla destra di questo Paese, e a quella della nostra città, di smetterla con la “caccia al diverso” e di occuparsi, piuttosto, dei problemi in maniera concreta garantendo ai cittadini sicurezza e tranquillità. Chiediamo, inoltre, al sindaco di valutare se l’assessora Latini abbia ancora la giusta serenità d’animo per proseguire nella sua attività di assessore».
Pronta la risposta giunta stamattina dal sindaco Daniele Silvetti: «Desidero esprimere il più convinto sostegno a Orlanda Latini, non solo come persona e come madre, ma come politico e assessore: all’interno della giunta la considero inamovibile, per il contributo e i risultati che ha portato nelle politiche a sostegno della casa, della famiglia, delle pari opportunità, del terzo settore e della tutela degli animali.
Per questo voglio rivolgerle un appello: di rimanere salda e coerente a quelle convinzioni che l’hanno persuasa ad entrare nella squadra di governo. Sono sicuro che questa situazione personale e familiare, seppure dolorosa, rafforzerà la sua determinazione a perseguire il bene della città superando lo sciacallaggio scomposto e insensato di chi oggi punta il dito con un moralismo che non ha nulla di politico».
Sulla questione anche l’europarlamentare Carlo Ciccioli: «Il comunicato dei capigruppo dell’opposizione sul caso del figlio dell’assessore Latini è vergognoso e a tratti spregevole, attaccando in modo strumentale un fatto che riguarda principalmente una famiglia, il cui figlio avrà a che fare con la giustizia, un iter sul quale non entro nel merito e farà il suo corso.
Ciò che mi preme evidenziare è che la politica non dovrebbe mai trascendere, soprattutto se si utilizzano persone, non cose, per affondare e incidere in dolorose ferite aperte che meritano rispetto, da tutti. Quindi a nome di tutto il partito di Fratelli d’Italia e delle nostre rappresentanze in Comune, che ovviamente si esprimeranno direttamente, porto tutta la mia solidarietà a Orlanda Latini, le chiedo ufficialmente di non mollare, come ha già fatto il sindaco Silvetti, e di continuare con orgoglio e sensibilità il lavoro di sempre sulle politiche comunali per la famiglia e gli alloggi popolari».
Sulla vicenda s’è espresso anche Giorgio Fede, coordinatore regionale del Cinquestelle: «Probabilmente – afferma Fede – a parti invertite, il partito della Latini e quelli della medesima coalizione ci avrebbero ricamato polemiche assurde e ci avrebbero attaccato nella maniera più vile.
Noi preferiamo una politica e una dialettica differente, è ciò che ci ha sempre differenziato da tutti gli altri, soprattutto da alcuni partiti della destra italiana. E per fortuna direi. Per questo, nell’esprimere la massima solidarietà ai sanitari e alle forze dell’ordine, rivolgo il medesimo pensiero alla famiglia tutta dell’assessore alla famiglia di Ancona. Certi episodi ci ricordano che siamo tutti umani, tutti uguali e che chiunque può commettere degli errori».