«C’è un movimento importante verso le nostre zone, anche se per il ponte di Ognissanti, più che di turisti si può parlare di flussi territoriali di presenze che si spostano alla scoperta delle tipicità, dei prodotti autunnali e degli eventi sul territorio». A fare il punto è Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche. A livello nazionale l’associazione di categoria tramite l’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, stima circa 10 milioni di italiani che si metteranno in viaggio per il ponte. Ognissanti.
Nelle Marche «stiamo lavorando per sviluppare al meglio questo weekend – dice Polacco – sul territorio ci sono eventi interessanti legati al tartufo, che attraggono, e poi anche manifestazioni per Halloween, ma soprattutto il movimento è legato alla ricorrenza dei defunti che spinge molte persone da fuori regione a tornare nelle Marche per far visita ai familiari e per i defunti».
Un movimento che potrebbe spingere anche il commercio: «Il food sta andando bene – spiega -, la moda è in recupero, ma per gli acquisti invernali i consumatori aspettano, infatti il caldo e le belle giornate non invogliano allo shopping».
Le strutture alberghiere registrano un «buon movimento», specie nelle «città d’arte, come Ascoli Piceno e Urbino», evidenzia Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale Federalberghi Marche. «Cercano arte, cultura, ma anche festività come halloween riscuotono sempre un maggior successo e attirano presenze».
Il ponte di tre giorni «aiuta gli arrivi e alcuni si fermano anche per tre notti. Per chi ha gruppi il livello di occupazione delle strutture è ottimo, ma in ogni caso – prosegue Pigliapoco – nelle località tutistiche supera il 50%».
Ludovico Scortichini, ceo di Go World e membro del board nazionale di Astoi Viaggi Confindustria: «Stimiamo un calo nell’incoming rispetto all’anno scorso, mentre l’outgoing (viaggi verso l’estero, ndr) invece registra una crescita del 7-8% circa». I marchigiani «vogliono viaggiare» specie dopo il Covid.
A muoversi per il ponte di Ognissanti con meta estero, è soprattutto il «segmento medio alto, mentre quello medio basso che ha minore capacità di spesa è fermo e non approfitta nemmeno nelle offerte nelle località turistiche italiane sul mare».
A penalizzare i viaggi in ingresso nelle Marche, secondo Scortichini, sono «i prezzi degli hotel ancora troppo alti rispetto ad altre mete del Mediterraneo come Grecia, Tunisia, Egitto e Spagna». In linea generale, le mete preferite dai marchigiani per questo ponte sono Stati Uniti, Giappone e Bali.
Bene anche mete come la Turchia, specie per chi opta per i viaggi a corto raggio, mentre «è in crescita l’Africa, sia Australe, che dal dopo Covid è esplosa, sia occidentale come il Senegal, tornata ad essere una meta appetibile. L’Africa – prosegue Scortichini – è un continente che sta diventando sempre più alla portata anche delle famiglie con bambini. Il viaggio, ormai, è considerato sempre di più un bene primario – conclude – : viaggiare giova anche all’educazione dei bambini e dei ragazzi, sta crescendo questa consapevolezza».