Ancona-Osimo

Ancona, a Portonovo si recupera l’ex Ramona per promuovere la gastronomia del territorio

L'obiettivo è duplice, come spiega l'assessore Angelo Eliantionio: riqualificare l'area e incentivare il consumo di prodotti ittici locali

Portonovo

ANCONA – Il bar di Portonovo ex Ramona sarà abbattuto ma l’area sarà riqualificata e presto adibita a vendita e consumazione di prodotti ittici a chilometri zero, per promuovere il pescato locale e le eccellenze del territorio. Questa l’intenzione del Comune di Ancona che ha pubblicato un bando di gara per l’assegnazione di una concessione demaniale marittima, appunto, a Portonovo in corrispondenza della zona ex Ramona, per il mantenimento di un manufatto in muratura con piattaforma antistante e con la possibilità di utilizzo di una ulteriore piattaforma. Questa, tra l’altro è l’area dove sorgevano i capanni dei primi pescatori che frequentavano l’area, come si nota dalle fotografie storiche della spiaggia anconetana.

Al posto dell’ex Ramona, quello che era l’ultimo bar – abusivo – realizzato sulla spiaggia di Portonovo verso Mezzavalle e all’inizio della spiaggia libera, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovranno insediarsi attività legate alle attrezzature di servizio alla pesca professionale, al ricovero imbarcazioni, stoccaggio, trattamento e vendita dei prodotti ittici e magazzini per attrezzature. In particolare, come segnala il bando, saranno oggetto di positiva valutazione le proposte che prevederanno la vendita e consumazione di prodotti ittici a chilometri zero o, come si dice, a filiera corta.

Alla base della procedura c’è, evidentemente, l’intenzione di porre in essere una riqualificazione architettonica mediante il recupero del manufatto oggetto del bando, previa la demolizione della porzione anteriore, realizzata in assenza di titoli abilitativi, e l’abbattimento dell’ex bar Ramona, anch’esso privo di titoli edilizi. «La nostra finalità – spiega l’assessore al Patrimonio Angelo Eliantonio – è duplice: da un lato vogliamo riqualificare un tratto di grande pregio naturale ed estetico della baia di Portonovo e, dall’altro, vogliamo promuovere la nostra tradizione gastronomica più profonda, legata alla cultura del mare, attraverso attività altamente sostenibili e di impatto zero sul territorio».

La concessione sarà rilasciata, come recita il bando, all’operatore economico della pesca professionale, singolo o associato, che presenterà la migliore offerta economica e tecnica in termini di recupero delle strutture, nel rispetto della peculiarità ambientale dei luoghi. La concessione avrà la durata di sei anni. Il canone concessorio annuale è quantificabile per la prima annualità, anno 2024, in 3.225,50 euro.