Ancona-Osimo

Qualità della vita: Ancona al 24° posto. Seguono Pesaro, Ascoli, Macerata e Fermo

Nel capoluogo marchigiano male la giustizia, l'ambiente, la cultura e il tempo libero. Nel Maceratese, nel 2023, nessun decremento rispetto all'anno precedente: volano gli affari e il lavoro

Il porto antico di Ancona

ANCONA – Qualità della vita, le Marche svettano ai primi posti del centro Italia. Ancona è 24esima, seguita dalla provincia di Pesaro e Urbino. Poi c’è Ascoli Piceno al 27esimo posto e Macerata che scivola di dieci punti e si attesta al 37esimo scaglione. Quindi, Fermo che è al 50esimo.

Il capoluogo marchigiano sale di 4 punti percentuali, acquisendo un punteggio – relativo al 2023 – pari a quello del Pesarese, con 565,35. In rapporto al 2022, nel 2023, ad Ancona, sono cresciuti ricchezza e consumi (+17%) e il settore affari e lavoro fa registrare un +2%.

Male l’indicatore riferito a giustizia e sicurezza, che invece registra un decremento di 13 punti percentuali. “Demografia e società” sale del 3%, a seguito dell’aumento del tasso di natalità, mentre in deficit sono gli indicatori riferiti ad “ambiente e servizi” e “cultura e tempo libero”.

La variazione 2022/2021, circa il canone medio di locazione, fa registrare un decremento del 94,3%, mentre salgono i prezzi medi di vendita delle case (+5,7%), unitamente al valore aggiunto pro capite che – rileva Il Sole 24 Ore – si aggira verso il 7,9%. Crollano le start up innovative (-13,3%) e le piste ciclabile sono in aumento dello 0,4%. Giù le librerie (-6,2%), ma su l’indice di sportività (+7%).

Giustizia e sicurezza vanno bene a Pesaro e Urbino. In provincia, infatti, si nota un +4%, mentre è stabile, rispetto a due anni fa, l’indice legato a demografia e società. Su la ricchezza e i consumi (+12%), ma perdono 4 punti percentuali gli indici di affari e lavoro; +8%, invece, per la cultura e il tempo libero.

Qualche posizione sotto c’è Ascoli Piceno: stabili gli indicatori di cultura e tempo libero e ricchezza e consumi, che non fanno registrare né variazioni positive né variazioni negative. Volano gli affari e il lavoro con un +47%, giustizia e sicurezza +4%, demografia e società +8%, ambiente e servizi +6%.

Nel Maceratese, benissimo gli affari con un +48%, un punto percentuale in più rispetto all’Ascolano. Nessun indicatore rosso ma stabili l’ambiente e i servizi, +15% per ricchezza e consumi e +1% per giustizia e sicurezza. Demografia e società crescono di due punti, cultura e tempo libero +14%.

A Fermo segno rosso soltanto per la giustizia e la sicurezza (-6%). Bene la ricchezza (+25%) rispetto al 2022, affari e lavoro (+27%), demografia e società (+15%), ambiente e servizi (+16%), cultura e tempo libero (+6%). Anche quest’anno l’indagine della “Qualità della vita” del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il Ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).

Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.

L’indagine della “Qualità della vita”, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

Nell’indagine sono presenti dieci “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta cioè aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente, l’indice delle “Amministrazioni digitali”, elaborato da Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).

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