ANCONA – Sei milioni di euro per interventi di carattere impiantistico finalizzati alla valorizzazione degli scarti da trattamento del rifiuto urbano indifferenziato. Lo stabilisce una delibera della giunta marchigiana approvata stamane, su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, in attuazione del Piano Regionale per la gestione dei rifiuti.
«Si tratta di interventi per ottimizzare il sistema impiantistico pubblico di trattamento dei rifiuti per migliorare le operazioni di recupero degli scarti e ridurre il ricorso allo smaltimento in discarica», chiarisce l’assessore.
I finanziamenti sono pertanto destinati alla realizzazione o all’adeguamento della dotazione impiantistica di trattamento degli scarti da selezione del rifiuto urbano indifferenziato (RUR), per la valorizzazione degli stessi ai fini energetici, in attuazione delle previsioni delle vigenti pianificazioni dei relativi Ambiti Territoriali Ottimali (ATO Rifiuti).
I beneficiari del sostegno finanziario sono gli Enti Gestori degli Ambiti Territoriali Ottimali Rifiuti (EGATO) così come costituiti nella forma delle Assemblee Territoriali d’Ambito (ATA) in qualità di soggetti attuatori e proprietari degli impianti. Gli investimenti realizzati andranno a costituire bene patrimoniale degli Enti Gestori stessi assumendo il relativo vincolo di destinazione.
«Nel corso degli anni trascorsi – aggiunge Aguzzi – l’azione regionale di sostegno finanziario agli adeguamenti degli impianti di trattamento del rifiuto urbano ha contributo ad assolvere all’obiettivo di assicurare sul territorio regionale la presenza di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti urbani preliminari allo smaltimento finale in discarica».
Le azioni a sostegno della linea di valorizzazione di scarti e sovvalli derivanti dalle operazioni di selezione e stabilizzazione del RUR (Rifiuto Urbano Residuo alla raccolta differenziata) «aprono un nuovo scenario di opportunità in termini di recupero di energia, aumentando l’efficienza di intercettazione del rifiuto come efficace alternativa allo smaltimento in discarica», conclude.