Ancona-Osimo

Regione Marche, una proposta di legge per la Lega del Filo d’oro

È stata presentata dal presidente del consiglio regionale Dino Latini e mira a riconoscere, promuovere e favorire le attività espresse dall’associazione di Osimo, da anni attiva nell’assistenza ai bambini e alle persone sordocieche

Foto: Ufficio stampa Lega del Filo d'oro

OSIMO – «La Regione Marche riconosce la particolare specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega del Filo d’oro quale punto di riferimento insostituibile per l’assistenza, la riabilitazione, l’educazione, il recupero e il reinserimento nella società delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali».

Recita così il testo della proposta di legge presentata dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini, che mira a riconoscere, promuovere e favorire le attività espresse dall’associazione Lega del Filo d’oro di Osimo, da anni attiva nell’assistenza ai bambini e alle persone sordocieche.

«Una gravissima condizione di disabilità, che merita assoluta attenzione e supporto da parte delle istituzioni regionali – ha sottolineato il presidente Latini –. La Regione, con questa proposta di legge, si impegna a portare avanti tutti i progetti e le azioni in grado di garantire le attività a sfondo sociale originate dall’associazione».

Le iniziative della proposta di legge

La proposta di legge mira infatti a un ampio spettro di iniziative. Tra di esse figura anche la promozione del volontariato nel campo dell’assistenza proprio alle persone sordocieche e con gravi problemi psicosensoriali, come espressione della libera partecipazione dei cittadini alla vita e allo sviluppo della società.

È prevista inoltre la promozione di percorsi educativi, informativi e di sensibilizzazione anche in ambito scolastico per diffondere una corretta informazione sulle specificità della sordocecità, una condizione unica che ha bisogno di trattamenti particolari.

Infine, promuove la formazione del personale addetto al trattamento delle persone con plurimi handicap sensoriali, intervento importante proprio in considerazione della specificità dei trattamenti da eseguire. In particolare, considerata la manifestazione non uniforme della disabilità per tutti i soggetti, saranno individuate forme di sostegno personalizzato mediante guide e comunicatori-interpreti.

«Puntiamo fortemente verso questo intervento per favorire un reinserimento nella società alle persone sordocieche, una misura che valorizza gli individui appunto come persone. La Regione Marche intende mettere in campo tutti gli strumenti possibili per garantire a queste persone una vita degna di essere vissuta».