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Rinnovabili sorpassano fonti fossili, Legambiente Marche: «Fotovoltaico, eolico e biometano per una sostenibilità economica e ambientale»

A fotografare lo storico sorpasso avvenuto nel primo semestre 2024 è Terna. Ne parliamo con il presidente di Legambiente Marche

Eolico (Foto di Ed White da Pixabay)

«Nelle Marche abbiamo bisogno di piccoli e grandi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biometano. Sono necessari per non pagare lo scotto ambientale ed economico legato alle fonti fossili». Lo spiega il presidente regionale di Legambiente Marco Ciarulli, commentando i dati nazionali Terna che fotografano lo storico sorpasso delle rinnovabili sulle fossili.

Nel primo semestre del 2024 (gennaio – giugno) nel Paese si è registrato un significativo aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili (+27,3%), un dato trainato dall’idroelettrico (+64,8%), in misura minore dal fotovoltaico e dall’eolico (complessivamente +14,6%). Parallelamente è calata per la prima volta la produzione da fonti fossili (-19%) rispetto allo stesso periodo del 2023, con una riduzione ancora più marcata della quota di produzione a carbone (-77,3%).

Non solo, nella fotografia scattata da Terna, da gennaio a giugno 2024, la produzione idroelettrica rinnovabile ha raggiunto un risultato record (+64,8%), grazie a una notevole disponibilità di idraulicità al Nord. Nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di energia è stata coperta dalle fonti rinnovabili per il 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale. Nel periodo considerato, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata del +41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Marco Ciarulli – Presidente Legambiente Marche

Legambiente Marche parla di dati «incoraggianti: negli anni passati il trend era molto più lento. La macchina finalmente si muove, ma bisogna correre perché il processo di transizione deve essere molto veloce e speriamo che il ritmo sia buono che in futuro». L’importanza delle rinnovabili, sottolinea, è legata non solo alla necessità di contrastare il cambiamento climatico e i suoi eventi sempre più evidenti (caldo estremo e fenomeni meteo estremi), ma anche per salvaguardare l’ambiente e sostenere i costi dei consumi.

«L’88% dell’energia è prodotto in Italia, il restate 12% all’estero, ma questo non significa che questa quota di produzione provenga tutta da fonti rinnovabili, c’è anche una parte prodotta con gas, acquistato all’estero. Anche nelle Marche dobbiamo andare in questa direzione, perché secondo i dati a dicembre 2023 siamo al 30% circa di energia prodotta da rinnovabili».