ANCONA – Rischio idrogeologico, la Regione finanzia 1.500.000 euro per i Comuni affinché vengano messe in atto opere per la difesa del territorio e la mitigazione del rischio idrogeologico a seguito di eventi calamitosi. I comuni interessati sono Sirolo, Arcevia, Maiolati Spontini, Genga, Ostra Vetere, Cupramontana, Staffolo, Rosora, Cerreto D’Esi, Monte San Vito, Muccia, Monte San Martino, Valfornace, Morrovalle, Pieve Torina, Montefelcino, Colli al Metauro, Urbania, Mercatello sul Metauro, Piandimeleto, Monte Grimano Terme, Pietrarubbia, Macerata Feltria, Vallefoglia, Rapagnano, Porto Sant’Elpidio, Rotella.
Lo rende noto l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi: «Si tratta di piccoli interventi, denominati anche di ‘pronto intervento’, eseguiti a cura della Regione tramite i geni civili o da comuni e in futuro anche altri enti, per lavori di carattere urgente e inderogabile determinate da eventi calamitosi, come scosse telluriche, eruzioni vulcaniche, alluvioni, frane, nubifragi, mareggiate, valanghe e altre calamità naturali».
La Regione Marche contribuisce così, aggiunge Aguzzi, «alla soluzione di problemi urgenti con il finanziamento di opere in generale a carattere provvisorio per il ripristino di servizi e l’eliminazione di situazioni di pericolo, spesso in attesa che si possa definitivamente eliminare il problema con successivi interventi strutturali da progettare e finanziare. Le risorse messe in campo dalla Regione Marche danno una efficace risposta al territorio riuscendo a soddisfare sostanzialmente tutte le richieste che pervengono».
Con questo strumento «si mette in condizione l’Ente locale di risolvere rapidamente piccole ma sostanziali criticità senza troppi formalismi anche per l’esecuzione dei lavori, spesso realizzati in regime di somma urgenza e comunque, dati gli importi, soggetto alle procedure semplificate previste dal codice dei contratti pubblici», aggiunge l’assessore Aguzzi.
In particolare i lavori possono riguardare puntellamenti, demolizioni, sgombri ed altri lavori a tutela della pubblica incolumità; ripristino provvisorio del transito, di acquedotti e di altre opere igieniche, limitatamente alle opere indispensabili a salvaguardia dell’igiene pubblica; costruzione di ricoveri per le persone non abbienti rimaste senza tetto. Nel corso del 2024 sono stati finanziati 31 interventi in Comuni distribuiti sostanzialmente su tutto il territorio. L’assegnazione avviene su segnalazioni di criticità da parte dei Comuni, che vengono vagliate dagli uffici e valutate coerenti con le previsioni normative prima di essere finanziate. Il monitoraggio negli anni conferma l’efficacia e l’utilità di tale strumento di supporto al territorio.