Ancona-Osimo

Ancona, è Sabrina Brizzola la nuova presidente del Consiglio studentesco Univpm: «Troppi tagli ministeriali»

Si è insediata ieri la nuova presidente del Consiglio studentesco dell'Università Politecnica delle Marche, Sabrina Brizzola. L'abbiamo intervistata

Sabrina Brizzola (foto per sua gentile concessione)

ANCONA – Si è insediata ieri la nuova presidente del Consiglio studentesco dell’Università politecnica delle Marche. Si tratta di Sabrina Brizzola, già coordinatrice della Lista di Sinistra Universitaria Gulliver. Una seduta piuttosto burocratica quella di giovedì (14 novembre), in cui sono state elette le componenti studentesche degli altri organi di Ateneo.

Presidente Brizzola, è soddisfatta?

«Sì, in linea generale gli obiettivi che porterò avanti in qualità di presidente saranno quelli proposti dalle liste all’interno del Consiglio. A livello personale, invece, credo ci sia bisogno di lavorare sul diritto allo studio, considerando i tagli regionali e ministeriali a cui stiamo ultimamente assistendo».

Spieghi…

«Beh, stiamo vivendo un momento particolare con un taglio di mezzo miliardo dell’FFO (il Fondo peril Finanziamento Ordinario, ndr) e i Consigli di amministrazione dei vari Atenei stanno cercando di chiudere i bilanci. L’Univpm sta tentando di sopperire ai tagli del Ministero e come esponente della componente studentesca mi impegnerò per garantire che questi tagli inficino il meno possibile sugli studenti, mantenendo un rapporto di collaborazione con le varie istituzioni accademiche per fare in modo che gli studenti soffrano il meno possibile questo sottofinanziamento».

Vada avanti…

«Bisogna continuare a battersi per il mantenimento dei servizi garantiti e ove possibile, considerando la difficoltà dell’Ateneo dovuto ai tagli, è necessario ampliare e migliorare i servizi».

Cioè?

«Le faccio un esempio. Penso sia importante concentrarsi sul rendere le città marchigiane più a misura di studente. L’Univpm ha diverse sedi distaccate a Fermo, Macerata, Ascoli, Pesaro e San Benedetto. Ecco, secondo me, è di vitale importanza cercare di lavorare in collaborazione con i vari Comuni per rendere le città più accoglienti possibili. Alcuni servizi basilari garantiti ad Ancona non sono assicurati altrove. E mi riferisco non solo al trasporto pubblico o al diritto allo studio, ma pure a studentati e mense universitarie che non sempre ci sono e che invece sono fondamentali».