Ancona-Osimo

Scuole aperte d’estate, il preside Rossini: «Grande opportunità ma non si commetta l’errore di prolungare l’anno scolastico»

Il Ministero stanzia risorse per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze durante l'estate

Ragazzi, estate (Foto di gregorykirkjohnson da Pixabay)

Piace ai presidi marchigiani il piano estate del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che punta a tenere aperte le scuole nel periodo estivo e stanzia risorse per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze. Il provvedimento interessa le scuole primarie e secondarie (elementari e medie) per gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25.

In base al decreto del Ministero le scuole potranno anche allargare la platea dei destinatari delle attività e la durata dei percorsi attraverso accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e con le stesse famiglie.

Riccardo Rossini
Riccardo Rossini, presidente ANP Marche, Associazione Nazionale Presidi

Attività sportive, campus estivi, percorsi naturalisti, laboratori all’aperto, sono solo alcuni esempi delle attività che le scuole possono organizzare. La scuola aperta d’estate «è una grande opportunità per i ragazzi, anche doverosa, perché la scuola rappresenta una ricchezza per la comunità, sia dal punto di vista educativo che formativo e sociale, un luogo di aggregazione importante per i ragazzi in un ambiente protetto» commenta Riccardo Rossini, presidente dei presidi marchigiani (Anp).

I ragazzi, osserva, si incontrano nelle piazze e nei parchi, «perché allora non sfruttare l’ambiente scolastico per la socialità e per incrementare le attività svolte dalla scuola». Secondo Rossini il punto è che ci sia compatibilità con l’organizzazione scolastica e poi «capire con esattezza a quanto ammonta il finanziamento su cui òpuò contare ciascuna scuola». Il ministero ha messo a disposizione dell’iniziativa 400 milioni di euro su base nazionale.

«Difficilmente si potrà prevedere una iniziativa di massa, ma su base volontaria sì, sia per quanto riguarda il personale che gli studenti». Insomma, non deve esserci una imposizione, né per i docenti che per i ragazzi. Inoltre fondamentale è anche «evitare un prolungamento dell’anno scolastico – dice – la vera opportunità consiste nel fare attività alternative, quelle che durante l’anno scolastico non si possono fare, per esempio come campus estivi su alcune discipline, attività sportive: i ragazzi vanno interessati, devono incuriosirsi e appassionarsi e questo dipende molto da cosa gli si propone».

Le attività possibili a scuola d’estate sono molteplici, spiega il presidente dei presidi marchigiani, «servono creatività e passione, in questo modo si può permettere ai ragazzi di imparare divertendosi, una modalità diversa di vivere la scuola, in maniera più naturale, per socializzare, con attività divertenti ed educative». I tempi per organizzarsi e partire «ci sono e se non tutti i docenti saranno disponibili si può ingaggiare personale esterno con bandi appositi, l’importante è di non commettere l’errore di prolungare l’anno scolastico».