ANCONA – Polizia anticrimine, polizia postale, cinofili e polstrada: sono questi, giusto per citarne ancona, i reparti coinvolti dalla campagna “Educhiamo insieme alla legalità”, la cui edizione 2024 si è appena conclusa. È giunta al termine proprio in questi giorni l’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione realizzata dalla questura di Ancona, in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale, specificamente rivolta agli studenti degli istituti scolastici di Ancona e della provincia, già promossa lo scorso anno.
Questa mattina, per condividere insieme la conclusione dell’importante progetto che ha visto coinvolti numerosi operatori di polizia si è tenuta nella sede di via Gervasoni della questura dorica una conferenza stampa durante la quale è stato illustrato il bilancio complessivo del progetto. L’occasione ha visto coinvolti il questore Cesare Capocasa, la dirigente dell’Usr Donatella D’Amico.
D’intesa con i vari presidi di Ancona, Jesi, Senigallia, Osimo e Fabriano si sono svolti nell’arco dell’intero anno scolastico, centinaia di incontri di educazione alla legalità, destinati agli studenti di ogni ordine e grado. Oltre 12mila gli studenti incontrati – 12.374 per la precisione – in 80 scuole. La campagna di prevenzione ha visto coinvolte diverse componenti della Polizia di Stato tra cui, in particolare l’Anticrimine per la prevenzione di bullismo, cyberbullismo e la Postale.
C’erano anche la Polstrada per educare gli studenti alla sicurezza della circolazione stradale e alla prevenzione degli incidenti, i poliziotti di prossimità e i cinofili. Il progetto ha interessato gli studenti di tutti gli istituti scolastici di primo e secondo grado della provincia e, in diverse occasioni, gli incontri sono stati estesi anche ai genitori degli alunni, al fine di illustrare le principali problematiche che agitano il vissuto degli odierni adolescenti. Quotidianamente la polizia di Stato è stata accanto alle istituzioni scolastiche della provincia per sostenere ed aiutarle nel difficile compito di educare i ragazzi al rispetto delle regole della “Cittadinanza attiva e digitale”.
Secondo il questore dorico, Cesare Capocasa, «è fondamentale contribuire all’educazione, al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei valori della nostra Costituzione, ma anche proporre agli insegnanti e ai genitori segmenti di riflessione per formare i cittadini di domani. Penso ai fenomeni di devianza più vicini ai giovani, quali il bullismo, in cyberbullismo, l’educazione stradale, l’utilizzo consapevole di internet e dei social. La scuola è l’architrave sul quale poggia la società e questo modo di esserci della polizia di Stato, unitamente all’Ufficio Scolastico credo sia una delle cose più significative ed incisive». Donatella D’Amico, Usr, ha espresso «piena soddisfazione per la collaborazione con la questura per la costante opera svolta da quest’ultima a favore della comunità scolastica provinciale».