ANCONA – Camminata da Ancona a Pescara per i cambiamenti climatici: botta e risposta tra Comune e Summer School sulla concessione di una palestra per la notte. È iniziata ufficialmente ieri la Summer School internazionale “Wow – Walking On the Wire”, per la prima volta ad Ancona
Dall’organizzazione, due giorni fa, il professor Lazzarini, del Politecnico di Milano, nonché coordinatore dell’LdC, il Laboratorio del Cammino, aveva fatto notare un’accoglienza secondo lui «deludente del Comune di Ancona. Lo scorso gennaio – le sue parole – avevamo chiesto un luogo in cui pernottare. Tutti gli altri Comuni del percorso Ancona-Pescara lo hanno messo a disposizione e ci era stato riferito che non sarebbe stato un problema. A giugno, c’era stato un incontro positivo con l’assessore comunale all’università, Marco Battino. Ma a sole tre settimane dall’evento – ci aveva raccontato il docente – hanno comunicato che non c’erano né palestre né palazzetti disponibili per noi. Una cosa abbastanza paradossale, dato che la città ne è piena. Evidentemente, non è stato totalmente compreso il valore della Summer School e la portata internazionale dell’evento».
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Studenti e ricercatori, alla fine, avevano trovato una soluzione alternativa grazie a don Massimiliano, dei Salesiani. E da Palazzo del Popolo, è proprio l’assessore Battino a replicare: «È una polemica assurda – dice –. La nostra accoglienza è stata positiva e assolutamente oltre ciò che ci si aspettava, secondo me. Sono contento che abbiano scelto la nostra città, abbiamo persino concesso gratis la sala negli spazi della Mole Vanvitelliana perché gli organizzatori preferivano non svolgere l’incontro presso i locali dell’Università Politecnica delle Marche».
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E ancora: «Abbiamo cercato di rispondere su tutto e io stesso mi sono mobilitato personalmente per cercare di stimolare la collaborazione tra atenei. Una collaborazione che avrebbe reso le cose più belle e semplici. Durante l’incontro di giugno – spiega l’assessore – avevo fatto presente che un coinvolgimento dell’Univpm (il prof Bevilacqua figura tra i relatori, ndr) avrebbe potuto portare all’utilizzo, magari, di studentati per la notte».
Per Battino, però, l’uso di palestre o centri sportivi non era fattibile: «Era la prima volta che per un convegno mi si chiedeva di dormire con i sacchi a pelo dentro una palestra o un impianto sportivo. Il Comune – precisa – non può concedere le palestre a chi le chieda per pernottare. Non possiamo dare le chiavi così. Se succedesse ogni volta, sarebbe il caos».
«Le palestre o i centri sportivi come il Palaindoor o il PalaBrasili possono essere usati ai fini del pernotto solo in caso di emergenza. E sempre previo adempimento di tutte le procedure di sicurezza. Sono infatti la protezione civile e i tecnici a dover intervenire prima di dare l’ok all’utilizzo. Bisogna accendere gli impianti e comunque, con 35 gradi, era impensabile far dormire i ragazzi della Summer School in quegli spazi».
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C’è quindi una questione quantomeno burocratica che Battino tira in ballo: «Io sono stato contattato dal prof Lazzarini, del Politecnico di Milano. E per questo motivo mi sono interessato della cosa. Ma poi la richiesta di patrocinio (che l’Amministrazione ha prontamente concesso, ndr) è arrivata non dall’ateneo, bensì dall’associazione Laboratorio del Cammino. Durante il colloquio con i referenti della Summer School non ho mai fornito certezze su palestre o centri sportivi. Ho solo assicurato che mi sarei informato, com’è infatti accaduto».
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In 40 tra ricercatori e studenti da tutta Italia hanno cominciato oggi (27 agosto) a percorrere la costa adriatica: dalle Marche all’Abruzzo per studiare i cambiamenti climatici e l’impatto sulla costa. Al convegno iniziale, come da programma, sarebbe dovuto intervenire anche l’assessore (il cui nominativo è infatti nella locandina), che però – fa sapere – si trova fuori città: «Me lo hanno detto solo venti giorni fa, quando io avevo già preso altri impegni. Se fossi stato ad Ancona, avrei certamente presenziato», conclude.