ANCONA – Continua a far parlare di sé l’episodio che riguarda gli escrementi di topi rinvenuti nella scuola d’infanzia La Gabbianella di Ancona. Un primo episodio s’era verificato il 7 gennaio scorso nel refettorio, al rientro dalle vacanze natalizie, e il Comune aveva subito provveduto a una derattizzazione, ma nei giorni scorsi escrementi di topi sono stati trovati anche in alcune aule.
Mentre, dunque, alcuni genitori, preoccupati, lasciano i figli a casa, l’assessore Antonella Andreoli fa chiarezza su quanto avvenuto e su quello che sta facendo il Comune per provvedere quanto prima al ritorno alla normalità senza dover chiudere la scuola.
«Quanto al nido Stella Stellina, plesso adiacente alla Gabbianella, gli operatori e i tecnici interpellati escludono la presenza di eventuali ratti, i cui spazi interni ed esterni sono stati attentamente monitorati per precauzione – dice Andreoli -. La cooperativa che gestisce il servizio ci informa che già prima della riapertura è stata effettuata la consueta attività di pulizia straordinaria e non è stato notato nulla di anomalo. Addirittura, saputo della presenza di eventuale topo nella scuola vicina, è stata posta maggiore attenzione nel controllare maggiormente eventuali tracce. Per quanto riguarda la ristorazione e il locale cucina sono sempre attive le attrezzature per il monitoraggio giornaliero di eventuale passaggio di roditori e insetti, ma queste sono procedure di sicurezza, che attualmente hanno dato esito negativo. Per quanto riguarda gli interventi all’esterno la direzione ambiente ha comunicato di essersi adoperata per controllare e rinforzare le trappole presenti in giardino e nel plesso».
Poi nello specifico la situazione alla scuola d’infanzia La Gabbianella, sempre in via Togliatti, che sta preoccupando numerosi genitori: «Per quanto riguarda La Gabbianella oggi c’è stata un’ulteriore verifica, visto che nei giorni scorsi sono state installate casse di metallo con una colla specifica per roditori, strumento che permette comunque la frequentazione in totale sicurezza dei bambini e del personale, visto che un utilizzo di veleni avrebbe comportato rischi e una chiusura della scuola di almeno un mese per ripristinare la normalità – spiega ancora l’assessore Andreoli –. Riguardo alle metodologie utilizzate per la sanificazione degli ambienti, ho conferito in questi giorni con la dirigente scolastica che mi ha confermato che tutti gli ambienti sono stati sanificati con procedure apposite che sono state validate anche dall’Rspp (responsabile servizio prevenzione e protezione, ndr), consulente esperto in salute e sicurezza che in questo caso ha validato e ritenute corrette le procedure seguite prima dell’apertura e dopo la chiusura, tutti i giorni, ma anche i prodotti utilizzati per la sanificazione straordinaria».